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Cronaca

Autostrade: delle 587 gallerie in fase di controllo quasi la metà sono nel Tronco genovese

In totale 285 i tunnel liguri da ispezionare. Aspi ha stilato un cronoprogramma che a oggi ha consentito di completare le prime verifiche per 135, per un investimento pari a 70 milioni di euro

Sono 135 su un totale di 587 le gallerie controllate a livello nazionale da Autostrade in cui sono state terminate le verifiche preliminari. Sotto la direzione del Tronco di Genova, senza tante sorprese, la maggior parte di quelle finite nel mirino, come da indicazioni del Ministero dei Trasporti: 285 gallerie in corso di monitoraggio, con il Tronco di Firenze al secondo posto con 113. Per le altre 6 Direzioni di Tronco (Milano, Bologna, Fiano Romano, Cassino, Pescara e Udine) le gallerie da controllare non superano il centinaio.

Nel dettaglio, sotto la Direzione di Tronco di Milano sono 17 le gallerie da ispezionare, 10 Bologna e Fiano Romano, 30 Cassino, 70 Pescara, 52 Udine.
L’investimento totale di Autostrade in questa operazione è di circa 70 milioni di euro, con una media di 200 tecnici al lavoro ogni notte. Aspi ha reso noto che sono già stati effettuati i primi controlli su 135 fornici da parte delle società Bureau Veritas, Proger, Tecno Lab, Tecno-Piemonte, Gruppo Lombardi, SWS Engineering e RockSoil. Le ispezioni sono state pianificate partendo dalle gallerie più datate, realizzate prima degli anni 80, e costruite senza impermeabilizzazione, e le verifiche preliminari dovrebbero terminare, da cronoprogramma, entro metà marzo 2020

Sulla base degli esiti delle prime analisi, ha spiegato Autostrade, viene successivamente avviata per ognuna delle 587 gallerie una seconda fase di controlli per approfondire ulteriormente le loro condizioni. La procedura prevede innanzitutto il lavaggio della calotta delle gallerie, allo scopo di rimuovere la patina che nel tempo si sedimenta sulle superfici, rendendo più difficile il rilevamento di eventuali difetti nel calcestruzzo. In seguito vengono effettuati rilievi in profondità attraverso anche l’utilizzo di tecnologie come il “Georadar” e il “Laser Scanner”. 

La tecnologia Georadar, in particolare, consente di effettuare una rilevazione longitudinale delle condizioni della volta, una sorta di radiografia della struttura che individua eventuali difetti non visibili a occhio all’interno del calcestruzzo come, ad esempio, vuoti, discontinuità o la presenza di eventuali armature. Il Georadar serve anche per individuare lo spessore reale del rivestimento in calcestruzzo. Il Laser Scanner, invece, realizza una sorta di “tac” del fornice, in quanto permette di individuare con assoluta precisione la presenza di punti umidi, restituendo una analisi tridimensionale dell’infrastruttura.

Entrambe le tecnologie, prosegue Autostrade, consentono di segnalare ai progettisti i punti su cui porre la massima attenzione nelle successive fasi e sui quali procedere con eventuali indagini specifiche di approfondimento. In contemporanea, si procede con l’acquisizione digitale e lo studio della documentazione storica della costruzione della galleria.

Questa seconda fase di verifiche più approfondite dovrebbe terminare entro la fine del 2020. Sul nodo genovese in questi giorni Autostrade si sta concentrando principalmente sull’A12, con l’analisi dei viadotti “gemelli” Campodonico (tutti tra Chiavari e Rapallo) e sull’A10, con conseguenti cantieri notturni che in certi casi “sforano” per necessità di verifiche più approfondite.

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