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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza della Nunziata

Si stacca il pedale del freno su un bus pieno di passeggeri

Per fortuna non si registrano feriti ma questo solo grazie "alla professionalità e ai riflessi dell'autista", spiega Roberto Piccardo, segretario regionale Ugl Fna

"Questa mattina (28 febbraio 2023 ndr.) intorno alle 8 il pedale freno di un bus si è letteralmente staccato, non è successo nulla solo grazie alla professionalità e ai riflessi dell'autista, che è riuscito a fermare il bus, pieno di passeggeri, grazie all'utilizzo del freno di emergenza". A rivelarlo è Roberto Piccardo, segretario regionale Ugl Fna.

"Noi, come Ugl Fna - prosegue Piccardo -, da tempo poniamo al centro di ogni nostra denuncia il tema della sicurezza e dell'importanza dell'investimento sulle manutenzioni, abbiamo immediatamente scritto affinché venga fatta verifica sui pedali delle vetture del modello di quella in questione. Non si può più rimandare oltre di portare la massima attenzione sulla manutenzione, vanno fatti investimenti, bisogna a nostro avviso internalizzare tutte le lavorazioni per avere il punto della situazione ed essere certi della professionalità utilizzata e dello stato delle vetture, nell'interesse dei lavoratori e dell'utenza. Vanno aumentate le assunzioni nel settore operaio, che lavora in emergenza, e di conseguenza vanno aumentate le lavorazioni preventive".

"I nostri fanno il possibile - precisa Piccardo -, sono pochi, non lavorano in condizioni ottimali, essendo loro pochi e avendo un parco macchine contato non riescono a fare manutenzione preventiva, ma lavorano sul guasto e sono fin troppo efficienti, altrimenti uscirebbe la metà dei mezzi".

"Troppe volte - fa presente il sindacalista - si punta il dito contro comportamenti scorretti di una categoria, quella degli operatori del tpl, che invece svolge con professionalità il proprio mestiere, evitando spesso, come è successo oggi, gravi conseguenze sull'utenza. In tutta Italia le aziende non trovano personale, c'è una fuga dal settore a causa delle troppe responsabilità non pagate sufficientemente, ci sono aziende che invece di investire di più in sicurezza e controlli impiegano tempo e risorse a inviare lettere di contestazione per cose a volte assurde o minime, trascurando invece i problemi essenziali, che garantirebbero un migliore servizio e una migliore gestione aziendale, anche in termini di appartenenza del lavoratore alla propria azienda".

"Lo abbiamo già detto una volta, ma lo ripetiamo - prosegue Piccardo -: invitiamo tutta la classe dirigente, e anche le istituzioni, a trascorrere dei turni con i loro dipendenti a bordo vettura, nei capolinea, nelle officine, a vivere la loro quotidianità, nel dover cercare un bagno senza trovarlo, nell'affrontare da soli le ire di passeggeri alticci o altro, maleducati che salgono sui bus e con arroganza tengono musica alta e telefonini in vivavoce dietro al conducente o al loro fianco, per toccare con mano il degrado sociale e il livello di inaudita violenza, che troppo spesso si scatena ai danni dell'operatore del tpl.  È troppo facile stare nei propri uffici confortevoli e non sapere a cosa sono sottoposti i dipendenti, tutti".

"È arrivato il momento di dire basta - conclude il sindacalista - a quello che succede nel mondo dei servizi essenziali, abbiamo bisogno di interventi concreti e risolutivi e di un'attenzione solida, permanente e garantista nei confronti di chi opera ma anche di chi utilizza il Tpl nel quotidiano".

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