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Cronaca

Audi, Bmw e Mercedes di contrabbando: 82 auto sequestrate

I soggetti a cui sono state contestate le violazioni amministrative sono riusciti a evadere diritti doganali, tra Iva e dazi, per circa 160mila euro, evitando il pagamento del bollo auto e spesso anche dei pedaggi autostradali

C'è anche Genova fra le città dove la guardia di finanza ha sequestrato 82 auto di contrabbando nell'ambito dell'operazione 'Ghost cars'.

I soggetti coinvolti circolavano liberamente nel territorio nazionale senza aver mai richiesto la temporanea importazione dei veicoli che utilizzavano per fini privati: autovetture (in un caso anche un pulmino), anche di lusso e di grossa cilindrata, immatricolate in Paesi extra Unione europea (come ad esempio Audi A6 TDI, Bmw X6, Mercedes E220D, ecc..).

I finazieri della compagnia di Gorizia, nel corso del 2017, hanno sottoposto a sequestro amministrativo ben 82 autovetture, del valore complessivo di circa 600mila euro, immatricolate in Paesi non comunitari quali l'Albania, l'Ucraina, la Serbia, la Bosnia Erzegovina, il Montenegro, la Macedonia, la Russia, la Moldavia, di proprietà o utilizzate da cittadini extracomunitari residenti in Italia, in particolare nelle province di Ascoli Piceno, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Caserta, Cremona, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, Gorizia, Grosseto, Latina, Livorno, Lucca, Macerata, Milano, Monza Brianza, Napoli, Novara, Padova, Parma, Perugia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Sassari, Siena, Torino, Treviso, Udine, Venezia, Vicenza, Viterbo.

I veicoli sono stati intercettati durante i controlli svolti ai mezzi che transitano in entrata e uscita presso i valichi di confine goriziani “Sant'Andrea” e “Casa Rossa”, nonché presso i caselli autostradali di Villesse (Go), Redipuglia (Go), Doberdò del Lago (Go) e nelle principali città della provincia di Gorizia.

Ai trasgressori è stato contestato il contrabbando nell'importazione temporanea dei veicoli, come previsto dalla normativa doganale che punisce con sanzioni amministrative da due a dieci volte i diritti di confine evasi coloro che sottraggono i veicoli extra Ue al pagamento dei diritti doganali, prevedendo inoltre la confisca delle autovetture importate illegalmente.

I soggetti a cui sono state contestate le violazioni amministrative sono riusciti a evadere diritti doganali, tra Iva e dazi, per circa 160mila euro, evitando il pagamento del bollo auto e spesso anche dei pedaggi autostradali, beneficiando di prezzi vantaggiosi per le coperture assicurative e rendendosi 'irreperibili' in caso di violazioni al codice della strada non contestate immediatamente.

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