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Cronaca

Assenteismo in Comune, a processo i 4 "furbetti" del Diurno

Il gup Carla Pastorini ha rinviato a giudizio i quattro dipendenti del Comune di Genova che lo scorso aprile erano stati scoperti a "barare" per dimezzarsi le ore di lavoro: le accuse sono di truffa aggravata e falsa attestazione

Linea dura contro gli assenteisti, non soltanto da parte del Comune (che negli ultimi tempi ha licenziato diversi dipendenti che non si presentavano al lavoro) ma anche da parte della Procura, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per quattro dipendenti del Centro Diurno di piazza De Ferrari finiti nel mirino lo scorso aprile.

Le accuse sono di truffa aggravata ai danni del Comune e falsa attestazione sulla presenza sul posto di lavoro: stando alla tesi dell’accusa i quattro, tutti tra i 57 e i 61 anni d’età, avevano messo a punto un ingegnoso sistema per coprirsi le spalle a vicenda quando decidevano di disertare il lavoro, lasciando i badge magnetici dentro la struttura e chiedendo al collega di turno di timbrare anche per loro.

Dalle indagini coordinate dal procuratore Federico Manotti, sarebbe emerso che tra il novembre 2014 e il gennaio 2015 sarebbero 280 le ore non lavorare dal gruppo, e cioè poco meno della metà delle ore previste e pagate dal Comune. Il pm aveva chiesto per loro gli arresti domiciliari lo scorso aprile, ma la richiesta era stata respinta dal giudice per le indagini preliminari. 

Nei giorni scorsi il gup Carla Pastorini ha invece accolto la richiesta di rinvio a giudizio, e la prima udienza del processo è fissata per il primo gennaio del 2016.

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