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Cronaca

Doppio guasto e ore di ritardo, passeggero aggredisce capotreno

Il primo locomotore è stato sostituto a Pontedecimo, ma anche il secondo si è guastato. Così il viaggio per Milano si è trasformato in un incubo e un passeggero ha sfogato tutto il suo disappunto contro il capotreno

Al secondo guasto un passeggero non ha saputo tenere a freno i nervi e ha sfogato la sua rabbia contro il capotreno. È successo questa mattina sull'Intercity 35662 Livorno-Milano. Il treno, partito dalla stazione di Principe alle 9.15, ha subito un guasto al primo locomotore a Pontedecimo, con conseguente stop per la sostituzione

Ripartito da Pontedecimo con quasi due ore di ritardo, il secondo locomotore si è rotto anch'esso e il treno è stato costretto a fermarsi ad Arquata Scrivia. A quel il passeggero ha aggredito il capotreno. Sul posto sono intervenuti 118 e Polfer.

Risale appena a venerdì scorso la polemica per i 23 convogli cancellati a causa di mancanza di personale, assente perché in ferie o in malattia.

«Regione Liguria è pronta a rescindere il contratto di servizio se quanto avvenuto lo scorso 16 agosto dovesse ripetersi, come peraltro stabilito dallo stesso articolo 27 del contratto». Lo scrive in una lettera indirizzata questa mattina all'ad di Trenitalia l'assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, dopo la soppressione di 23 treni in tutta la Liguria avvenuta il giorno dopo Ferragosto, creando grandi problemi ai lavoratori, ai pendolari e ai turisti in Liguria e un terribile danno di immagine per la regione.

Dopo il venerdì nero e la dura presa di posizione contro l'azienda di Berrino, l'assessore ha preso carta a penna e ha scritto all'ad Orazio Iacono, al direttore della Divisione Passeggeri regionale Maria Annunziata Giaconia e al direttore della direzione regionale Liguria Giovanna Braghieri.

«Quanto accaduto venerdì con la soppressione di 23 treni è inaccettabile - ha riportato Berrino -. Noi paghiamo il servizio dall'1 gennaio al 31 dicembre, pertanto ogni treno in meno verrà conteggiato e saranno comminate sanzioni che stiamo valutando sulla base di quanto previsto dal contratto di servizio e che saranno applicate entro fine anno a Trenitalia. Tutto questo non sarà certo sufficiente perché il danno, soprattutto di immagine, è stato grave. Ma siamo pronti a prendere in considerazione anche misure estreme, come la rescissione del contratto». Da qui la lettera che questa mattina l'assessore Berrino ha inviato ai vertici di Trenitalia.

Nel testo della missiva Berrino chiede anche una «relazione dettagliata su quanto accaduto, oltre a un'attenta indagine interna che deve portare a una riorganizzazione generale nell'interesse dei cittadini». «Trenitalia - continua ancora Berrino - è tenuta infatti a eseguire in modo adeguato tutte le attività necessarie ad effettuare i servizi previsti dal programma di esercizio, nel rispetto degli obblighi di servizio e degli standard minimi di qualità previsti dal contratto».

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