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Cronaca Propata

Sorpreso a cacciare in area protetta: bracconiere nei guai

L'uomo, denunciato, ora rischia l'arresto fino ai sei mesi oltre a una multa salatissima e alla sospensione della licenza di fucile per uso di caccia.

I Carabinieri Forestali hanno sorpreso un bracconiere all'interno del Parco dell'Antola, a Propata. L'uomo ora rischia l'arresto fino ai sei mesi oltre a una multa salatissima e alla sospensione della licenza di fucile per uso di caccia.

Il cacciatore, un 64enne residente a Genova, è stato sorpreso nel pomeriggio di giovedì 17 ottobre 2019 a Propata, nell'area naturale protetta del "Parco Regionale dell'Antola": si trovava per alcune centinaia di metri all’interno dell’area protetta, quasi al confine con la limitrofa area naturale protetta recentemente istituita del “Parco Naturale Regionale Alta Val Borbera”.

I militari hanno sequestrato il fucile e le munizioni e hanno portato il 64enne nella stazione dei Carabinieri Forestale di Montebruno per denunciarlo a piede libero per la violazione di “Esercizio venatorio all’interno di area protetta del Parco Naturale Regionale Antola”, ma anche

per “Introduzione di arma, da parte di privati, all’interno di area protetta, senza autorizzazione”. L'uomo è stato anche sanzionato amministrativamente per l’omessa annotazione della giornata di caccia sul tesserino venatorio e per la violazione del regolamento del Parco per un importo totale 554 euro. Adesso rischia l'arresto fino a 6 mesi e un'ammenda da 464 a1549 euro ma anche, a eventuale condanna definitiva, la sospensione della licenza di fucile per uso di caccia per un periodo da 1 a 3 anni.

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