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Cronaca

Genovesi dal cuore d'oro: oltre la metà porta in vacanza il proprio quattro zampe

Stando a un recente studio, il 61% dei residenti nel capoluogo ligure organizza le vacanze badando alle esigenze del proprio animale domestico

Genovesi dal cuore d’oro, soprattutto quando si tratta dei loro amici a quattro zampe: stando a un recente studio dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, oltre la metà dei residenti del capoluogo ligure porta con sé il proprio animale quando va in vacanza.

In particolare, stando al campione analizzato, il 61% dei genovesi è convinto che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza, e solo il 19% lo affiderebbe a parenti e amici. Solo il 7% lo lascerebbe in una pensione per animali, numeri che non stupiscono, tenendo conto del fatto che il 51% dei genovesi considera il proprio animale domestico un membro della famiglia a tutti gli effetti, mentre per il 27% rappresentano una compagnia. Un altro 12%, invece, vede in loro un amico fidato.

Genova dalla parte degli animali, dunque, dato importante soprattutto con l’arrivo della stagione estiva, quando l’argomento diventa di particolare attualità: secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, almeno la metà degli italiani accudisce qualche animale da compagnia, ma secondo la Lav ogni anno nel nostro paese vengono abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.

Il capoluogo ligure tiene però alta la bandiera della solidarietà: secondo la quasi totalità dei genovesi (94%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattamento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittura essere più severe, anche se non manca chi ammette che portare un animale in vacanza possa limitare la libertà (il 39%) o possa fare male alle persone (un altro 39%), mentre c’è chi ha timore che possa scappare (42%) o provocare incidenti (32%). Non a caso, il 15% dei genovesi intervistati ammette di ricorrere a educatori esperti, mentre il 24% opta per la stipula di una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri.

Ulteriore dato significativo emerge quando si tratta dall’accoglienza degli amici a quattro zampe nelle strutture ricettive: secondo la ricerca, il 37% degli intervistati ritiene che gli esercizi pubblici che non ammettono animali al loro interno facciano bene, non per motivi di igiene o perché potrebbero dare fastidio, ma per il comportamento dei loro padroni, che spesso non hanno rispetto per le altre persone.

Con l’entrata nel vivo della stagione estiva, in Liguria si accende intanto il dibattito sulla possibilità di portare con sé i cani sulla spiaggia: se Savona da quest’anno è entrata di diritto nelle province “dog-friendly”, consentendo dal primo giugno ai cani di piccola e media taglia di accedere agli stabilimenti accompagnati dai padroni, a Levante restano parecchi divieti, anche se sono sempre di più i Comuni (perché è loro la competenza) a riservare aree dove gli amici a quattro zampe possono accedere, ovviamente al guinzaglio e senza fare il bagno. 

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