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Cronaca

Amt, riprese in diretta sugli autobus: parte il test

Inizialmente installato su un solo bus, il sistema SiMon consente di trasmettere in tempo reale le immagini riprese dalle telecamere già installate sui mezzi. E di intervenire tempestivamente in caso di bisogno

Arrivano le telecamere “real time” sugli autobus Amt in servizio in città: il progetto si chiama “SiMon”, e prevede l’utilizzo di un sistema in grado di trasmettere in tempo reale le immagini di quanto sta accadendo sui bus sfruttando le telecamere già installate, consentendo agli autisti di segnalare eventuali situazioni di rischio o pericolo semplicemente premendo un pulsante e lanciando un allarme alla centrale operativa. 

Al momento il progetto resta a livello sperimentale, ed è installato su un solo bus in circolazione sulle strade cittadine: saranno necessari almeno due mesi per capire in che modo SiMon potrà essere impiegato concretamente sui mezzi in servizio, e anche per calcolare i costi - non soltanto economici, ma anche in termini di personale - da sostenere per mantenerlo. 

La strada tracciata da Amt con il supporto dell’azienda Leonardo, però, punta a “mettere in rete” il maggior numero possibile di autobus, in modo da garantire la sicurezza di passeggeri e conducenti e anche di prevenire eventuali guasti monitorando la manutenzione, e di intervenire in maniera tempestiva in caso di problemi. Che potrebbero appunto essere di natura meccanica (basti pensare all’autobus che ha preso fuoco in piazza Manin lo scorso), medici, nel caso in cui un passeggero avesse bisogno di cure mediche, o ancora legati a episodi di criminalità.

«La sperimentazione verrà effettuata in due fasi - spiega Marco Beltrami, amministratore unico Amt - La prima riguarda un unico mezzo, con cui cercheremo di valutare la sostenibilità economica e operativa del nuovo sistema. La seconda verrà attuata in base al successo della prima, ed estenderà il servizio almeno su una decina di altri autobus. La cosa positiva di questo sistema è che non ha bisogno di essere installato completamente, ma si possono sfruttare le telecamere già attive sui 79 nuovi mezzi in circolazione sulle linee cittadine, che dovranno però essere implementati con una centralina e cablati in modo da consentire alle telecamere di trasmettere in tempo reale alla centrale operativa, proprio come accade con gli smartphone».

Come funziona SiMon

Dal punto di vista pratico, il sistema funzionerà proprio come una video sorveglianza in tempo reale, che entrerà in azione sia su input dell’autista sia sulla base delle necessità della centrale operativa: «I mezzi saranno controllati attraverso gps dalla centrale Amt, dove gli operatori, in servizio 24 ore su 24, in caso di anomalie come uno stop improvviso o una variazione del percorso, potranno chiedere al sistema di mostrare in diretta le immagini riprese a bordo - spiega l’assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Garassino - Allo stesso tempo un autista che dovesse avere problemi di qualsiasi tipo potrà premere un pulsante e lanciare un allarme che farebbe comparire sugli schermi della centrale il numero di autobus, la posizione e le immagini in tempo reale».

Il sistema è già stato testato con successo a Buenos Aires, dove SiMon è stato installato in via definitiva su 2000 autobus. In Italia, invece, si tratterebbe in un debutto: l’obiettivo è sfruttare la sperimentazione anche per perfezionare il sistema, che potrebbe essere impiegato anche per individuare eventuali guasti, tenere traccia dello stato di manutenzione e contribuire a ottimizzare i costi di gestione degli autobus. La grande incognita restano i costi: per garantire la possibilità di trasmettere in diretta sarà innanzitutto necessario tenere conto delle zone non cablate, e prendere accordi con gli operatori telefonici per garantire la copertura. La speranza dell’amministrazione, però, è di ottenere buoni risultati già dalla sperimentazione: Riteniamo prioritario il fattore sicurezza sugli autobus, sia per i cittadini sia per gli autisti - conferma l’assessore alla Mobilità, Stefano Balleari - Per questo sosteniamo e condividiamo la sperimentazione di questa nuova possibilità che permetterà di controllare le persone che viaggiano e lavorano sui mezzi pubblici».

Il nodo del trasporto pubblico in città

La sperimentazione di SiMon è un primo passo verso lo “svecchiamento” degli autobus in servizio in città, ma l’età media del parco mezzi, come confermato dallo stesso Balleari, resta comunque avanzata. Con conseguenze dirette sul traffico cittadino, dai ritardi di pochi minuti alle corse interrotte a causa di guasti, sempre più frequenti su bus che superano i 15 anni d’età.

Da parte di Tursi è arrivata la promessa dell’arrivo di altri 82 mezzi entro inizio 2019, ma in giornate come quelle di mercoledì, con i varchi portuali intasati e il traffico paralizzato nel ponente, il trasporto pubblico diventa un nodo fondamentale da sciogliere. Stando ai dati condivisi da Cgil, Cisl e Uil, nel Comune di Genova si perdono 101 ore all’anno per imbottigliamento nel traffico, e su mille abitanti, oltre 700 sono motorizzati, con un tasso di incidentalità delle moto è del 68 per cento. 

Da qui la richiesta di rivedere i costi del servizio per i cittadini, prevedendo agevolazioni fiscali e riduzione delle tariffe degli abbonamenti a partire dall'innalzamento Isee per gli abbonamenti annuali e mensili per giovani, studenti, lavoratori e pensionati over 65.

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