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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sulle strade genovesi il filobus elettrico da 24 metri

Il mezzo, prestato dall'azienda di trasporto locale di Linz, in Austria, può accogliere 180 passeggeri e ha un'autonomia di 7 km staccato dai cavi

Avanti tutta del Comune e di Amt sulla sperimentazione dei bus elettrici sulle strade della città: questa volta (la terza) è il turno di un vero e proprio “gigante”, un filobus da 24 metri che viene per la prima volta testato in Italia proprio per raccogliere impressioni e chiedere al governo di lavorare sull’omologazione di mezzi che, se messi in circolazione, permetterebbero di massimizzare le risorse sia in termine di bus sia in termini di autisti.

Il nuovo filobus è arrivato a Genova il 6 maggio, e ci resterà sino al 9 maggio a esclusivo utilizzo del personale Amt, che lo testerà sulle strade della città per capire la sua adattabilità al territorio: prestato al capoluogo ligure dall’azienda di trasporto pubblico della città austriaca di Linz, e prodotto dalla società belga Van Hood e sfrutta la tecnologia di trazione elettrica sviluppata da Kiepe Electric. Il mezzo può trasportare un massimo di 180 persone - nella conformazione adottata a Genova, che è comunque personalizzabile sacrificando posti a sedere per ospitare più passeggeri in piedi - e si auto-alimenta restando agganciato ai cavi. Una volta staccato, ha un’autonomia di 7 km, che in linea teorica consentirebbe di coprire in maniera del tutto elettrica e indipendente il tragitto tra le stazioni ferroviarie di Brignole e Principe passando sull’asse via XX Settembre, De Ferrari e Corvetto.

L’idea del Comune e della sua partecipata è di utilizzare eventualmente questo filobus sui 4 assi di forza inseriti nel Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, e cioè Valbisagno, Centro, Levante e Ponente: «Se omologato, questo mezzo potrebbe essere una soluzione interessante per i nostri futuri assi di forza, metteremo a disposizione del ministero dei Trasporti tutti i risultati per le opportune valutazione», ha detto l’amministratore unico di Amt, Marco Beltrami. Alla presentazione del filobus erano presenti anche il vicesindaco Stefano Balleari, assessore alla Mobilità del Comune di Genova, e il sindaco Marco Bucci. Che ha voluto posizionarsi in cabina, alle spalle dell’autista, per osservare da vicino le manovre e la reazione del mezzo ai punti più “insidiosi” del percorso coperto tra piazza De Ferrari e la stazione Principe. E il “bestione” elettrico se l’è cavata bene, gestendo agevolmente rotatorie e svolte su strade strette nonostante la “coda” ingombrante.

A Genova la prima sperimentazione italiana del filobus elettrico da 24 metri | Video

Il filobus non effettuerà servizio al pubblico, come accaduto invece per il bus elettrico di Alstom, in sperimentazione sino allo scorso 20 aprile. Nel caso in cui il governo decidesse di accogliere il suggerimento dell’amministrazione genovese, e lavorare a un’eventuale modifica del Codice della Strada per omologarlo, e dunque consentire a un mezzo di 24 metri di circolare sulle strade (il limite è 18), l’investimento sarebbe di circa un milione di euro per mezzo. E nello scenario ideale, per coprire al meglio i quattro assi individuati, ne sarebbero necessari almeno una trentina.

Il Comune, in attesa di individuare i mezzi che più agevolmente si prestano a fare servizio su un territorio così difficile come quello genovese (in primis per le strade molto strette), sta portando avanti le iniziative finalizzate a incentivare la mobilità elettrica anche tra i privati: a breve partirà il nuovo bando per l'assegnazione dei fondi destinati all'acquisto di bici e scooter elettrici.

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