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Cronaca

Sciopero "selvaggio" del 2013, il Tar accoglie il ricorso dei lavoratori Amt

Il tribunale Amministrativo regionale ha dato ragione ai dipendenti precettati e obbligati dal prefetto a uscire dalle rimesse con i mezzi nonostante la proclamata astensione dal lavoro

Il Tar della Liguria ha dato ragione ai lavoratori Amt, accogliendo il ricorso presentato dopo il provvedimento di precettazione relativo alle cinque giornate consecutive di sciopero del novembre 2013.

Con l’accoglimento del ricorso, il tribunale Amministrativo regionale ha di fatto annullato le ordinanze con cui il prefetto di Genova aveva obbligato i lavoratori a far uscire gli autobus dalle rimesse in determinate fasce orarie, nonostante la proclamazione dello sciopero proclamato dai sindacati.

«Il prefetto non può imporre lo svolgimento integrale della prestazione lavorativa, dando così prevalenza assoluta al diritto alla circolazione del servizio e determinando il sostanziale svuotamento del diritto di sciopero - scrivono i giudici - L’omesso preavviso di sciopero sortisce effetti esclusivamente in ambito disciplinare e non si presta a legittimare una compressione totale del diritto allo sciopero»

Soddisfatto il commento delle sigle sindacali: «Si tratta di una vittoria dei lavoratori e della loro lotta per avere un trasporto pubblico locale migliore attraverso l’acquisto di 400 bus, il mantenimento dei diritti acquisti dei lavoratori  contro il disegno politico di privatizzazione di Amt e del trasporto pubblico; una vittoria di Cgil Cisl Uil Faisa e Ugl che hanno avuto ragione nell'impugnare i provvedimenti».

La protesta dei lavoratori Amt, intanto, non si ferma: dopo lo sciopero di 4 ore dello scorso venerdì, le sigle sindacali ne hanno proclamato un altro per il 14 marzo, quando i bus di fermeranno per 8 ore.

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