Ennesima incursione urbana dei cinghiali, finita questa volta con l’abbattimento dell’esemplare: è successo nella tarda mattinata di sabato nel cuore Albaro, quartiere in cui la presenza degli ungulati è sempre più frequente.

Il cinghiale è stato avvistato intorno alle 13 nel parco dell'istituto Suore Marcelline, in via Zara, e dopo vari tentativi di cattura la polizia Metropolitana (ex Provincia) ha optato per l’abbattimento con un colpo di fucile. A spingere gli agenti a sopprimere l’animale è stata la presenza nelle vicinanze di famiglie e bambini per un ricevimento per le prime comunioni. 

Una situazione potenzialmente pericolosa, come sottolineato anche dalle guardie Zoofile, che non avrebbe lasciato altra scelta se non l’abbattimento, previsto nel territorio cittadino esclusivamente nel caso in cui i cinghiali rappresentino un pericolo per l’incolumità. Presenti sul posto per aiutare nella cattura anche vigili del fuoco e polizia.

L’abbattimento ha scatenato le proteste delle associazioni animaliste cittadine, tornate sul piede di guerra dopo l’episodio molto simile dello scorso 3 maggio, quando un altro cinghiale è stato abbattuto nel parcheggio dell’ospedale Galliera: «Come è possibile che un'area urbana con un animale sia troppo grande per essere messa in sicurezza? (ll riferimento è all’impossibilità di mettere in sicurezza la zona per sedare il cinghiale e catturarlo, ndr) Questo può almeno servire come nuova proposta operativa: un magazzino sempre accessibile che possa rendere disponibili transenne e un mezzo per trasportarle. Parlano di pericoli per la cittadinanza - concludono gli animalisti - ma di fatto non riescono a mettere in pratica alcuna misura per prevenire eventuali rischi».