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Cronaca Carignano / Piazza di Carignano

Tragedia all'Agenzia delle Entrate, impiegato precipita nella tromba delle scale

La polizia ha raccolto le testimonianze dei colleghi dell'uomo e dei familiari. L'ipotesi più accreditata al momento è quella del malore

«Ieri è stata una giornata tragica, che ha scosso tutti i lavoratori dell'Ufficio territoriale di Genova 1 e della Direzione Provinciale tutta». Inizia così una nota congiunta di Corrado Cavanna, segretario generale Fp Cgil Genova, e Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale Fp Cgil.

Un impiegato di 42 anni delle Agenzie delle Entrate è tragicamente deceduto mentre era in servizio, cadendo nella tromba delle scale degli uffici di piazza Carignano e nonostante tutti i tentativi, durati oltre due ore, di salvargli la vita messi in atto dai soccorritori.

«Gli accertamenti in corso - prosegue la nota - da parte delle competenti autorità determineranno le cause dell'accaduto ma non potranno eliminare lo sconcerto e la paura in chi, da subito, ha avuto modo di constatare la gravità delle condizioni del collega poi deceduto. Sconcerto che è aumentato e che alimenta la nostra odierna rabbia rispetto a chi ha deciso, nonostante la tragicità degli eventi di mantenere aperti i servizi al pubblico, costringendo i colleghi, già provati dalla notizia, di dare corso alle pratiche con il pubblico nelle stanze adiacenti ai locali nei quali si stava cercando di salvare la vita di un collega».

«Lo stesso direttore - continua la Cgil -, che era fuori ufficio per motivi di servizio, dovendo partecipare a un corso di formazione, ha raggiunto la sede quando ormai gli accadimenti erano arrivati al loro nefasto epilogo e gli uffici erano ormai non più operativi per l'ordinaria chiusura. Pur comprendendo che la concitazione del momento non abbia consentito una lucida e più appropriata determinazione, riteniamo che responsabilità volesse che si decidesse l'immediata chiusura dello sportello con la richiesta, motivata, al pubblico presente di lasciare i locali. Invece si è scelto, anche a fronte di richieste dell'utenza, di mantenere aperti e operativi gli sportelli costringendo i colleghi visibilmente scossi a completare i servizi richiesti».

«Una censurabile prova di assoluta insensibilità umana e cattiva capacità gestionale - conclude la nota -. Alla famiglia del collega deceduto va tutta la nostra vicinanza e solidarietà insieme ai sensi del nostro cordoglio per la mancanza, che già oggi avvertiamo, della presenza al lavoro di un collega capace e sensibile. In altri momenti e in altre sedi rappresenteremo all'Amministrazione tutto il nostro disagio e disappunto».

Il 42enne è deceduto poco dopo essere giunto all'ospedale Galliera. La polizia ha raccolto le testimonianze dei colleghi dell'uomo e dei familiari. L'ipotesi più accreditata al momento è quella del malore, ma resta aperta la possibilità che l'uomo abbia compiuto un gesto volontario.

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