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Cronaca

Morte di Adele, chiesti 13 anni per il fidanzato

Il pubblico ministero ha formulato la richiesta di condanna nei confronti di Sergio Bernardin, accusato di morte in conseguenza di spaccio

Il pubblico ministero Michele Stagno ha chiesto 13 anni di carcere per Sergio Bernardin, il giovane di 21 anni a processo per la morte di Adele De Vincenzi, la 16enne di Chiavari che il 29 luglio del 2017 è morta dopo avere assunto una dose di Mdma. 

Bernardin, originario di Uscio, è accusato di morte in conseguenza di altro reato: per il pubblico ministero sarebbe stato lui ad acquistare la droga consumata da Adele, e sarebbe dunque lui il responsabile della morte della fidanzata. L’altro amico della 16enne, Gabriele Rigotti, era stato invece assolto dalla stessa accusa al termine del rito abbreviato: per il gup (così come per i difensori di Bernardin) le dosi erano state acquistate dai ragazzi in gruppo, per volere comune, come dimostrerebbe anche il fatto che all’acquisto era presente anche un’altra minorenne, fidanzata di Rigotti.

Bernardin a oggi resta dunque imputato per la morte di Adele, mentre Rigotti deve rispondere di omissione di soccorso. Il pm, nel corso dell’udienza in cui ha formulato al richiesta di condanna, ha comunque aperto la strada anche all’omicidio colposo, accusa che ridimensionerebbe la pena. La sentenza è attesa per il 26 aprile.

Stando a quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, il 28 luglio del 2017 Bernardin, Adele, Rigotti e la fidanzata erano partiti in auto alla volta di Savignone per raggiungere il pusher da cui acquistare la droga, consumata poi nel corso della serata. Il gruppetto di amici era quindi uscito per raggiugnere il centro storico, ma in via San Vincenzo Adele aveva accusato un malore, si era accasciata in strada e aveva perso conoscenza. Il suo cuore ha ceduto una volta arrivata all’ospedale Galliera.

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