Accoltellò la fidanzata, arrestato a Sampierdarena

Alle ore 14.30 circa del 3 gennaio in salita degli Angeli veniva ferita in strada con due colpi d’arma da taglio alla schiena e alla testa una donna nigeriana del 1990, richiedente asilo politico.

In soccorso della donna erano accorsi due passanti che avevano allertato immediatamente il 118 e le forze dell’ordine. Le indagini, svolte dalla squadra mobile, hanno consentito di identificare l’autore del fatto in un connazionale della donna, nato a Ondo City nel 1983, con precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio, regolare sul territorio dello Stato e compagno della vittima.

A carico del trentenne sono immediatamente state attivate le ricerche. Lo stesso aveva sottratto alla donna il telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto. L'uomo, spinto al gesto da motivi sentimentali, ha fatto rapidamente perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile presso tutti i domicili conosciuti, nonché presso le utenze telefoniche a lui in uso.

Le indagini, grazie anche ai sistemi di localizzazione dell’apparato cellulare in uso al trentenne e all’analisi del traffico di cella, hanno consentito, nel pomeriggio di ieri, di localizzare l’indagato in un appartamento sito in via Cantore a Sampierdarena ove aveva trovato dimora quale ospite di una connazionale.

Il nigeriano è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per i reati di tentato omicidio e rapina aggravata e tradotto presso il carcere di Marassi. Denunciate per il reato di favoreggiamento personale la proprietaria di casa e un’altra connazionale che aveva fornito all’indagato una nuova scheda telefonica.

Le indagini sono state svolte dalla terza sezione della squadra mobile, da tempo impegnata nei fatti di sangue e nei femminicidi in particolare. Ha collaborato alla cattura personale del servizio polizia scientifica di Roma.