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Cronaca Campi / Via Trenta Giugno 1960

Via 30 Giugno, un servizio di messaggistica per avvertire delle chiusure

I sensori collegati ai semafori fanno scattare la chiusura in caso di "movimenti" sospetti di quanto resta del Morandi, e con il maltempo gli episodi aumentano: Tursi usa Telegram per avvisare i cittadini

Chiesta a gran voce da tutti i residenti della Valpolcevera (e non solo), la riapertura di via 30 Giugno ha contribuito a portare una boccata d’ossigeno al traffico congestionato e caotico post crollo del ponte Morandi. Il fatto che si tratti di una strada che corre parallela alla zona rossa, e dunque ai resti del viadotto, comporta però una particolare attenzione a eventuali “movimenti” sospetti, monitorati dai sensori installati sui tronconi rimasti in piedi. Sensori collegati a semafori che nelle scorse settimane hanno portato alla chiusura della strada, complice il maltempo che si è abbattuto sulla città e che li ha fatti più volte scattare.

Chiusure improvvise, non preventivate, che hanno inevitabilmente complicato la già difficile situazione del traffico in zona (è capitato che i sensori segnalassero movimenti quando sulla strada già c’erano auto, che si sono dovute fermare e invertire il percorso). E se per prevenire code e ingorghi senza fine i residenti e chi utilizza quotidianamente la strada si è mobilitato creando gruppi e chat su Facebook che informano della situazione in tempo reale (da Via 30 Giugno chiusa o aperta? a Viabilità Genova), il Comune ha deciso di raccogliere le segnalazioni e le richieste e mettere a punto un sistema in grado di segnalare tempestivamente la chiusura, nello specifico usando servizi di messaggistica e cartelloni luminosi sistemati nei pressi della strada.

«L’idea iniziale era quella di usare i messaggi, come accade per l’allerta - spiega il vicesindaco Stefano Balleari - ma ci sono due problemi: uno è che sono costosi, e l’altro è che non sono immediati. E per evitare che si formino code e dare agli automobilisti il tempo di cambiare percorso è necessario che la comunicazioni arrivino in tempi rapidissimi, per cui abbiamo pensato di sfruttare il Telegram della Protezione Civile, già attivo anche per le allerte».

Il servizio funziona esattamente come accade per le allerte: dopo avere scaricato l'app di Telegram e averla installata sul telefono, è necessario iscriversi al sistema di protezione civile cercando l’account @ProtCivComuneGe. Una volta effettuata l’iscrizione, il sistema invierà comunicazioni immediate sulla situazione della 30 Giugno.

«Siamo ben consapevoli delle grandi criticità della zona, sopratutto per quanto riguarda la zona di Borzoli e Fegino, unica via nel caso in cui la 30 Giugno non è percorribile - ha sottolineato Balleari - Stiamo lavorando anche alle riaperture di via Perlasca e di corso Perrone, attualmente accessibile solo ai mezzi delle aziende della zona rossa che hanno riaperto, ma siamo subordinati alle disposizioni della procura. Ovviamente con 30 Giugno, via Perlasca e corso Perrone aperti la situazione traffico dovrebbe migliorare nettamente».

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