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Il viaggio di Thaisa: dal Brasile a Genova con le cartoline del nonno, sulle tracce di chi lo ha salvato

I suoi bisnonni partirono da Genova per emigrare in Brasile, poi il nonno tornò a combattere in Italia durante la seconda guerra mondiale: qui mandò una serie di cartoline alla famiglia anche dalla Liguria, e sul suo diario scrisse i nomi di chi lo aveva salvato. Adesso la nipote Thaisa vuole cercare di ricostruire la storia

Passa anche per Genova e Rapallo la storia di Thaisa Bestetti, un racconto che si dipana lungo quattro generazioni all'insegna dell'emigrazione, della guerra e infine di una famiglia da ricostruire, con persone da trovare e cartoline da riportare nei paesi di provenienza.

Nei prossimi giorni, Thaisa, 43 anni, che ha vissuto tra Brasile e Spagna e lavora nel settore del marketing sportivo, compirà un viaggio in Italia per ripercorrere le tracce della sua famiglia, sostenuto dal Museo nazionale dell'emigrazione italiana (Mei) di Genova, con la collaborazione dell'Unione delle pro loco d'Italia, l'Associazione di amicizia Italia-Brasile e le sedi regionali dell'Anci, l'Associazione nazionale comuni italiani. Un progetto che ha molto a che vedere con il cosiddetto "turismo delle radici" e che non sarà solo un semplice tour, perché Thaisa è ancora alla ricerca delle famiglie che diedero ospitalità al nonno militare, salvandogli la vita in almeno in un caso.

"Nipote di italiani, sono cresciuta ascoltando la storia dell'emigrazione della mia famiglia in Brasile e mi sono sempre interessata all'argomento" spiega Thaisa.

Dall'Italia al Brasile, poi la guerra e le cartoline inviate alla famiglia

Tutto inizia nel 1891 quando i bisnonni di Thaisa Bestetti partono dal porto di Genova: sono originari della Lombardia e sognano un futuro migliore. Giovanissimi, non si conoscono ancora e si imbarcano, a una settimana di distanza l'uno dall'altro per raggiungere entrambi il Brasile. Qui iniziano a lavorare in una fattoria: si conoscono e sette anni dopo il loro viaggio si sposano. Dalla loro unione, nascono nove bambini.

Uno di questi, Arlindo Bestetti - nonno di Thaisa - nel 1944 torna in Italia con la Feb (Forza spedizionaria brasiliana): "Il nonno, tenente dell'esercito brasiliano, fu inviato a liberare l'Italia dal nazifascismo con gli alleati durante la seconda guerra mondiale" racconta la nipote.

Nel frattempo scrive un diario in cui annota ricordi ed emozioni ma anche incontri, i nomi di famiglie che lo aiutano e i tanti luoghi visitati. Tra i suoi appunti - presi prima del ritorno in Brasile, quando Arlindo si ferma per un periodo in Italia alla ricerca delle sue origini - si trovano le descrizioni di oltre 70 città da cui invia cartoline alla sua famiglia: in Liguria passa per Genova, La Spezia, Rapallo.

E qui tornerà sua nipote, Thaisa, per un viaggio alla riscoperta delle sue origini, seguendo gli scritti del nonno e le sue cartoline, che consegnerà ai sindaci dei comuni che visiterà. 

La cartolina spedita da Rapallo (foto MEI)

Il viaggio di Thaisa sulle tracce del nonno: "Aiutatemi a trovare chi lo ha salvato"

Il tour di Thaisa - dal 3 al 13 gennaio 2024 - toccherà molteplici località italiane, tra cui Pisa, Riola, Bologna, Sassuolo, Reggio Emilia, Parma, Borgonovo Val Tidone, Alessandria, Rapallo, Genova. Qui la donna incontrerà i discendenti di coloro che ospitarono Arlindo negli anni della guerra e consegnerà ai sindaci copia delle cartoline inviate dal nonno in quegli anni. Tappa finale di questo vero e proprio tour della memoria sarà il 12 gennaio a Genova, con la visita al Mei, mentre il giorno prima sarà la volta di Rapallo. 

Come scritto sopra, Thaisa è ancora alla ricerca delle famiglie che diedero ospitalità al nonno militare, salvandogli la vita in almeno in un caso, e ha lanciato un appello ai lettori di Today.it: qui tutti i dettagli.

Hanno collaborato nella realizzazione del progetto - che ricade nel 150mo anniversario dell’emigrazione italiana in Brasile - anche Romina Deprati, Andrea Pedemonte, l’Unpli, le consulte degli emigranti come Migrer, l’Associazione di amicizia Italia-Brasile, le Anci Regionali. La vettura del Viaggio di Thaisa è stata messa a disposizione da “I progetti del cuore” Società Benefit.

“È il primo evento che il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana realizzerà nell’anno del turismo delle radici – sottolinea Paolo Masini, presidente della Fondazione Mei. – Un viaggio emozionante che, più di altri, disegna un’umanità che travalica i confini spazio-temporali riportando alla luce anche un aspetto della guerra di liberazione poco conosciuto attraverso una documentazione unica. Siamo felici di inaugurare questo importante anno con Thaisa e la storia della sua famiglia. Sarà un nuovo importante tassello di quella grande narrazione popolare e collettiva dell’Italia migrante che, come Mei, stiamo costruendo”.

"Con il tempo, le storie si perdono nei dettagli e nelle emozioni - conclude Thaisa -. La ricchezza culturale delle nostre radici non può essere cancellata e dev'essere tramandata di generazione in generazione".

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