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A Quarto / Quarto / Piazza Egisto Sivelli

Si travestì da uomo per partire con i Mille, le sarà dedicata una via

La storia di Rose 'Rosalia' Montmasson, la rampa che collega piazza Sivelli a via Acerbi a Quarto prenderà il suo nome

Sarà intitolata a Rose 'Rosalia' Montmasson, indomita garibaldina e unica donna a prendere parte alla spedizione dei Mille, la rampa che collega piazza Sivelli a via Acerbi a Quarto. Il Municipio Levante ha annunciato che la proposta è stata approvata dalla Commissione Toponomastica del Comune di Genova e che l'intitolazione avverrà nell'ambito delle celebrazioni del 5 Maggio per la partenza della spedizione guidata da Giuseppe Garibaldi nel 1860. Diventerà salita Rose Montmasson.

Chi era Rose Montmasson, la storia dell'unica donna partita con i Mille 

Una vita ricca di colpi di scena quella di Rose Montmasson, conosciuta anche come Rosalia. Di umili origini, nacque a Saint-Jorioz in Savoia (allora parte del Regno di Sardegna) il 12 gennaio 1823. Conobbe il marito, Francesco Crispi (figura di spicco del Risorgimento) nel 1849. L'uomo era vedovo, moglie e figli erano morti prematuramente, poi aveva avuto un altro figlio da una seconda relazione, ma quando fu costretto a scappare a Malta per il fallimento della cospirazione mazziniana a Milano, nel 1853, venne seguito proprio da Rose, poi i due si sposarono nel dicembre del 1854 e si trasferirono a Parigi fino al 1858. La coppia tornò in Italia nel 1859, durante la seconda guerra d'indipendenza, prendendo contatto con le compagnie garibaldine che preparavano lo sbarco in Sicilia. Nel marzo 1860 Rose partì per Messina a bordo di un vapore postale, in modo che i patrioti siciliani potessero rendere possibile lo sbarco di Rosolino Pilo e Giovanni Corrao. Proseguì poi per Malta per avvertire i rifugiati italiani dell'imminente spedizione e, sempre con il vapore postale, tornò a Genova, in tempo per unirsi ai Mille, dei quali fu l'unica partecipante femminile. Secondo la leggenda si travestì da militare per imbarcarsi sul Piemonte, contravvenendo all'ordine del marito di restare a Quarto. Fu l'unica donna a partire, anche se poi in Sicilia si aggregarono anche altre esponenti garibaldine. 

Morì in povertà, ripudiata dal marito

Il suo ruolo nella spedizione dei Mille fu soprattutto di cura dei feriti, ma imbracciò anche il fucile. Proprio in Sicilia venne ribattezzata Rosalia, nome poi portato con orgoglio per tutta la sua esistenza e scritto anche sulla sua lapide. Dopo la nomina a deputato il marito la ripudiò per presunte irregolarità del matrimonio contratto a Malta. Pare che all'origine del dissidio ci fosse una rottura ideologica. Crispi aveva abbandonato i repubblicani per schierarsi con i monarchici, un vero e proprio tradimento secondo la donna. Nel gennaio 1878 l'uomo fu poi al centro di uno scandalo per un nuovo matrimonio. La regina Margherita di Savoia si rifiutò pubblicamente di stringere la mano al ministro Crispi, dopo aver presa visione della copia fotografica dell'atto di matrimonio celebrato a Malta. Lo scandalo portò a un processo per bigamia nel quale Crispi venne comunque assolto per un'irregolarità formale. I due erano stati infatti sposati da un prete sospeso a divinis per la sua attività patriottica. Rosalina rimase a Roma vivendo grazie alla pensione assegnata ai Mille, ma morì in povertà nel 1904 e la sua salma venne tumulata in un semplice loculo concesso gratuitamente dal cimitero del Verano, dove ancora riposa.

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