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Marciapiedi più larghi, bus gratis, piste ciclabili: le proposte per la mobilità post covid-19

Quaranta associazioni hanno firmato un documento inviato a Regione e Comune per suggerire il nuovo assetto della città in fase 2. Bucci: «Prevediamo incentivi per bici e nuove infrastrutture»

Un documento sottoscritto da decine di associazioni per chiedere alla città di Genova, e al sindaco Marco Bucci, di «non tornare alla normalità, perché la normalità era il problema»: il tema è la mobilità, nello specifico la mobilità in fase 2, quando il Paese tornerà gradualmente ad aprirsi e, all’aumento di persone che si sposteranno, si accompagnerà una rivoluzione dei mezzi di trasporto. Per garantire le distanze di sicurezza, infatti, il trasporto pubblico locale viaggerà a volume ridotto, e il timore è che si assista a un aumento esponenziale del traffico e dell’inquinamento. 

Alla luce di questi timori, e del desiderio di sfruttare il momento per incentivare la mobilità elettrica e “slow”, fatta di biciclette e monopattini, è arrivata la proposta delle associazioni, capitanate da GenovApiedi: un documento sottoscritto da 40 tra gruppi e associazioni, da Fridays for Future al Wwf, da Medici per l’Ambiente alle associazioni di quartiere.

Le proposte per la mobilità genovese: il trasporto pubblico

Tra le proposte avanzate nel documento che riguardano il trasporto pubblico c’è l’aumento della frequenza dei mezzi pubblici, resi gratuiti o almeno scontati, con corsie dedicate realizzate a scapito di quelle per le auto, e una santificazione costante con l’installazione di paratie e dispenser in tute le stazioni.

Mobilità pedonale: allargare i marciapiedi

Per quanto riguarda la mobilità pedonale, le associazioni hanno elencato una serie di proposte per incentivarla senza che le persone siano costrette a essere a stretto contatto. E dunque in primis l’allargamento dei marciapiedi, dove possibile con passerelle e sacrificando i posteggi, eliminando tutti gli arredi urbani non indispensabili. E poi l’ottimizzazione di tutte le infrastrutture legate alla mobilità pedonale aumentando le aree dedicate - come per esempio via XX Settembre e piazza Colombo - e l’incremento delle zone 30.

Bici e monopattini protagonisti 

La bicicletta è stata eletta da molti esperti il mezzo ideale per mantenere il distanziamento sociale e non inquinare. Le associazioni hanno quindi proposto di creare una Rete di Emergenza di Piste Ciclabili sicure, che coprano tutti i principali collegamenti quartiere-quartiere e centro-periferia, ottenendo l’autorizzazione al transito in zone chiuse dall’Autorità Portuale come Via dei Pescatori tra Porto Antico e piazzale Kennedy.

Tra le altre proposte, attivare e rendere operativo al più presto l’Ufficio Bici coinvolgendo gli stakeholder, creare ciclo-posteggi e zone sosta bici diurne, installare dei bici-park notturni sicuri, anche destinando locali pubblici in disuso o strutture prefabbricate, incentivare il bike to work e l’acquisto di biciclette.

A questo proposito il sindaco Marco Bucci ha confermato, mercoledì, che il Comune ha in programma interventi anche drastici sull’assetto della mobilità cittadina, intervenendo per realizzare piste ciclabili là dove non ce ne sono in tempi rapidi. Ha inoltre confermato che sono previsti incentivi per le bici, elettriche o tradizionali: «Vogliamo facilitare tutti quanti in questo passaggio che la città deve e vuole fare alla mobilità sostenibile - ha detto il sindaco - Stiamo lavorando a tante iniziative, alcune un po’ drastiche, ma voglio assicurare che ci stiamo lavorando. Abbiamo molti suggerimenti, e invito chi vuole partecipare a mandare le proprie idee».

«Questi interventi sono volti a risolvere l’emergenza in corso ma anche a perseguire gli obiettivi di medio e lungo termine che l’umanità deve raggiungere - sottolineano le associazioni firmatarie del documento - ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030 e azzerarle entro il 2050,  diminuire sensibilmente i livelli di inquinanti (NO2 e PM10 in particolare) per salvaguardare la salute, diminuire fino ad azzerare le morti per incidenti stradali dovuti al traffico in città, Genova è la città italiana con il maggior numero di morti/abitante per incidenti, rendere la nostra città e i nostri spazi pubblici posti più vivibili e a misura delle persone».

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