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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Taser alle forze di polizia, sperimentazione al via anche a Genova

Inizialmente non inserita fra le prime 11 città italiane dove partirà la sperimentazione, Genova è stata poi aggiunta, come ha precisato il ministro dell'Interno Salvini

Via libera ai taser per le forze dell'ordine, firmato il decreto che dà il via alla sperimentazione della pistola elettrica. Il taser sarà usato inizialmente in 11 città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. «È un'arma di dissuasione non letale - ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini - ed il suo utilizzo è un importante deterrente».

Lo stesso ministro ha poi chiarito che «La sperimentazione dei taser coinvolgerà da subito anche la città di Genova e spero, al termine di questo primo periodo, tutte le città italiane». L'iniziale esclusione del capoluogo ligure dalla prima fase di prova aveva fatto storcere il naso visto che l'annuncio dell'arrivo del taser era stato fatto proprio a Genova in occasione della visita all'agente ferito in via Borzoli, durante un tso finito con la morte di Jefferson Tomalà.


Taser, via libera alla sperimentazione

La sperimentazione sarà affidata alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza. Per ora solo trenta i dispositivi da acquistare. La fase sperimentale seguirà un disciplinare che un apposito gruppo interforze sta mettendo a punto e sulla base del quale saranno formati le donne e gli uomini delle forze dell'ordine coinvolti nella prima fase di utilizzo.

«È una misura di deterrenza - ha spiegato Salvini -, che può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l'incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l'esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera».

Usato in 107 Paesi

Il Taser è in dotazione alle forze di polizia di circa 107 Paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito. Si tratta di una pistola elettrica che immobilizza con una scossa e permette alle forze dell'ordine di evitare la colluttazione con la persona sospetta. Dovrà esserci un'adeguata formazione, necessaria, in quanto lo strumento non è mai stato utilizzato dalle forze dell'ordine in Italia. 

Il modello in dotazione rilascia una scarica elettrica di intensità regolare e durata controllata di cinque secondi; il sistema di mira ha invece un doppio puntatore laser e offre la possibilità di colpire un bersaglio fino a sette metri di distanza.

I rischi denunciati da Amnesty

La richiesta di utilizzare il taser in passato è arriva proprio dagli agenti, che sperano in tal modo di evitare colluttazioni con i fermati e «ridurre gli interventi corpo a corpo», ma avrà anche l'obiettivo di «fronteggiare le aggressioni in cui ogni giorno vengono coinvolti poliziotti, carabinieri e militari». Negli Stati Uniti il taser trova largo impiego nelle forze di polizia, non senza polemiche però: Amnesty International denuncia che 334 sono le persone morte negli Usa in meno di un decennio dopo essere state colpite da taser usati impropriamente su persone che avevano problemi di salute.

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