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Spiagge riaperte, Toti: «Potremmo chiedere un contribuito per sorvegliarle»

Il presidente della Regione, che dal 18 maggio avvia ufficialmente la stagione balneare, ha ipotizzato una "mini tassa" di 50 centesimi per affidare il controllo dei litorali a cooperative

Una “mini tassa” per accedere alle spiagge, in modo da contribuire alle spese di controllo: su questo sta ragionando la Regione nei giorni che precedono l’avvio della stagione balneare, fissata per il 18 maggio.

Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ne ha parlato martedì mattina durante un’intervista a Radio Capital, confermando che si stanno valutando tre ipotesi: «la presenza di steward, l'affidamento a cooperative di giovani garantendo la fruizione a un costo di 50 centesimi per contribuire alle spese di controllo, alcuni Comuni potrebbe decidere di lasciarle totalmente pubbliche e controllarle con i vigili urbani».

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A oggi una decisione definitiva ancora non è stata presa, e si è già parlato del braccialetto di Iit che vibra per segnalare se si sta violando la distanza di sicurezza come un’altra ipotesi da tenere in considerazione. Ovviamente il dibattito è aperto non solo per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, dove sarebbe in generale più semplice controllare gli accessi e dopo gran parte delle spese alla fine verrebbero sostenute dai privati, ma anche sulle spiagge libere.

«Ci può essere un controllo pubblico - ha detto Toti - stabilito che uno steward non può applicare la legge, può al massimo consigliare e dissuadere, ma non è un pubblico ufficiale che può chiudere una spiaggia».

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