rotate-mobile
Attualità

Salute mentale, sempre più giovani in difficoltà: firmato il "Patto per la salute"

Nella settimana che celebra i 40 anni della legge Basaglia, all'ex manicomio di Quarto un convegno dedicato alla collaborazione tra istituzioni e associazioni per aiutare il paziente. E una dichiarazione d'intenti per il futuro

Sono trascorsi 40 anni da quando la legge 180, meglio nota come “la legge Basaglia”, divenne ufficialmente legge dello Stato italiano decretando la chiusura dei manicomi e una riforma del sistema sanitario nazionale dal punto di vista del trattamento delle patologie mentali. A distanza di 4 decenni da quel 13 maggio 1978, nell’ex manicomio di Quarto è stato firmato un patto che promette di rimettere al centro la persona, e di aiutarla a guarire senza estirparla dal suo ambiente, proprio come suggeriva Franco Basaglia.

La firma del “Patto per la Salute” è avvenuta lunedì mattina alla presenza dei rappresentati di diverse associazioni cittadine, dei servizi e delle istituzioni. Presente per la Regione l’assessore alla Sanità, Sonia Viale, che ha ricordato l’importanza degli eventi organizzati nella settimana interamente dedicata alla legge Basaglia: «Penso che sia un’iniziativa unica nel suo genere, in cui i servizi territoriali, Asl, Regione, Comune e associazionismo stringono un patto per essere vicini alle persone che soffrono e alle loro famiglie - ha detto Viale - Si tratta di un passaggio culturale importante che deve essere messo in pratica con atti concreti».

Viale ha confermato che da parte della Regione c’è una particolare attenzione al disagio psichico, soprattutto per quanto riguarda i giovani: «Purtroppo abbiamo troppe persone costrette a rivolgersi fuori Regione, soprattutto chi ha un disagio psichiatrico in età giovanile - ha ammesso - Non abbiamo comunità in numero adeguato per accompgn are e accogliere le persone. Si tratta di un ritardo del passato, abbiamo individuato i numeri, e dobbiamo adesso trovare luoghi e modalità di intervento»

Stando alle stime effettuate da Regione e associazioni, dal 2012 a oggi il numero di giovani affetti da disagio psichico sarebbero aumentati del 45%; i pazienti con problemi mentali in Liguria sono 25mila circa, 12mila sono presi in carico per problemi mentali, 6mila per le dipendenze.

«Soltanto nell’Asl 3, che copre una popolazione di 711 mila abitanti, si registrano 270 ricoveri sotto i 25 anni all'anno. Un terzo riguarda minori di 18 anni - ha spiegato Marco Vaggi, direttore del Dipartimento Salute mentale e dipendenze dell'Asl3, durante il convegno. La principale problematica, hanno proseguito gli esperti, riguarda pure l’età in cui si manifestano i primi sintomi di disagio, sempre più bassa a causa di esposizione a sostanze, povertà, crisi economica e sociale».

Numeri che richiedono «sempre maggiori sforzi, strategie adeguate e l’impegno di tutti gli esperti che abbiamo in Regione - ha concluso Viale - Qui a Quarto, per esempio, sorgerà la Casa della Salute, e verrà mantenuta tutta una serie di servizi alla persona fondamentale per il quartiere e per la città»

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salute mentale, sempre più giovani in difficoltà: firmato il "Patto per la salute"

GenovaToday è in caricamento