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Sabato, 27 Aprile 2024
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Dai mattoncini allo spazio: un team di giovani genovesi alla finale della "First Lego League"

Giovanissimi appassionati di robotica da 8 a 15 anni insieme per costruire prototipi usando i Lego e per progettare anche "fumetti alternativi" che possano riavvicinare i ragazzi alla lettura

"Dai mattoncini allo spazio" per omaggiare sia il celebre gioco sia il Festival dello Spazio di Busalla: così si chiama l'unico team genovese e ligure selezionato per partecipare alla finale nazionale della First Lego League Challenge. La squadra - formata da otto ragazzi da 9 a 15 anni - è parte degli iBot, gruppo di robotica nato grazie alla passione comune di genitori e studenti di Genova che ultimamente ha portato a casa diversi successi come il premio "Safe ocean" della Brilliant Blue Challenge.

Alla due giorni di qualificazione regionale della First Lego League, a fine febbraio, hanno partecipato 28 squadre del nord-ovest: ad aggiudicarsi uno dei cinque posti per la finale nazionale, il team "Dai mattoncini allo spazio". Il prossimo appuntamento ora, con la finalissima italiana, sarà il 16 e 17 marzo a Salerno.

A quest'ultimo evento parteciperanno 40 squadre da tutta Italia che si contenderanno il titolo di campione nazionale con l'accesso alla First Championship che si terrà ad aprile a Houston, oltre ad altre possibilità per partecipare a eventi internazionali. 

Dai mattoncini allo spazio

"Dai mattoncini allo spazio" (che alle semifinali si è portato a casa anche i premi Robot Design, Performance Robotica, Premio Coach/Mentore e Final Four) deve il nome a un progetto di collaborazione nato tra gli iBot, il team della sede operativa di Genova dell'Associazione Artù Aps, e il Festival dello Spazio di Busalla, a cui iBot partecipa ormai dal 2019. E di recente si sono uniti alla squadra anche i due componenti più piccini, entrambi proprio di Busalla.

Alle semifinali le squadre sono state valutate in quattro ambiti: la gara robotica con un prototipo costruito in Lego, il robot design, un progetto innovativo e i "core value".

I robot costruiti con i Lego dai ragazzi

Il progetto del "fumetto alternativo"

Il progetto innovativo sviluppato dal team ha come titolo "Il fumetto alternativo": "Il fumetto - commenta Mauro Di Fazio, uno dei genitori-tutor del gruppo - può essere una vera passione, non solo legata ai contenuti ma anche alle sensazioni che la manipolazione di un fumetto può provocare, come il contatto con la carta, il suo profumo e altri fattori. Purtroppo nell’epoca digitale, in cui tutto è sempre disponibile a portata di click, questi argomenti non sono più sufficienti a far apprezzare il fumetto".

Il team ha cercato di capire i motivi che hanno portato i lettori lontano dal “fumetto tradizionale”, cosa aspettarsi da un “fumetto alternativo” e quali tecnologie potrebbero trovare spazio anche nel campo editoriale.

"Abbiamo presentato il progetto a un editore locale, Erga, che ha già sviluppato una soluzione analoga per i libri, ma che è rimasto entusiasta del fatto che qualcuno pensasse ad applicazioni simili anche per il fumetto e ci ha permesso quindi di concludere il progetto con la valutazione positiva di un esperto".

Fumetto alternativo con i Lego

Otto giovanissimi genovesi alla loro prima esperienza

Tutti gli otto componenti del team e uno dei coach sono alla prima partecipazione alla First Lego League, ma anche grazie all'esperienza degli iBot più grandi hanno ottenuto un ottimo risultato. Il prossimo step dunque a Salerno: qui la giuria valuterà la filosofia del progetto ma anche e soprattutto la metodologia con cui il team lo ha sviluppato, il processo di ricerca, analisi, confronto e sviluppo.

"Vista la nostra qualificazione in questi pochi giorni procederemo a sviluppare un prototipo da presentare alle giurie nazionali in modo da cercare di migliorare il buon risultato già ottenuto" conferma Di Fazio.

Un team di giovanissimi entusiasti il cui afflato è stato valutato soprattutto per la prova dei "core value": "Era uno step difficile perché siamo un team extrascolastico, composto da otto ragazzi di età diverse, tutti alla prima esperienza First Lego League e che si sono conosciuti solo lo scorso ottobre, ma il feedback della giuria è stato ottimo e hanno riconosciuto la capacità di lavoro di squadra che ha portato al buon risultato. Per noi è senz'altro un punto d'orgoglio e un premio al lavoro questi mesi, riconosciuto con il premio Coach/Mentore".

E adesso? "Da oggi tutti al lavoro per migliorare robot, progetto e presentazioni per essere all'altezza dei team che incontreremo a Salerno".

La squadra Dai mattoncini allo spazio

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