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Una sola è la vera trattoria Acciughetta: Genova vince causa contro Imperia

Primo caso noto in Liguria di applicazione del codice della proprietà industriale al settore della ristorazione. La socia della 'Trattoria dell'Acciughetta', Giorgia Losi: "Costretti anche nella routine lavorativa a rispondere continuamente alle domande e chiarire che non siamo noi"

Avevano ribattezzato il loro ristorante nell'imperiese con lo stesso nome di un locale aperto nove anni fa a Genova: la Trattoria dell'Acciughetta. È nata una causa in tribunale che ora si è conclusa: nelle guide gastronomiche della Liguria rimarrà una sola Acciughetta: quella a Genova.

La storia inizia ad aprile 2023, quando attraverso i social la socia Giorgia Losi scopre che un ristorante nell'imperiese espone il nome "L'Acciughetta", pubblicizzando un marchio che nella sua rappresentazione grafica è riconducibile al ristorante genovese: stesso nome, font e colore, e uguale è pure l'acciuga stilizzata.

"Il caso ci è balzato agli occhi perché diverse persone ci hanno chiesto se avevamo aperto noi una 'succursale' a estremo ponente - racconta a GenovaToday la socia dell'Acciughetta, Giorgia Losi - Vedendo poi il logo iniziale e ricevendo una foto da un amico siamo rimasti sbigottiti perché era molto simile. Anche i social. E così ci siamo rivolti all’avvocato Macrì. Inizialmente hanno declinato le nostre idee e richieste gentili via mail. Ora, dopo la sentenza hanno deciso di tenere i nomi e cambiare i colori ma non siamo ancora soddisfatti perché questa volta riprendono il nostro altro ristorante, Quelli dell’Acciughetta". Il confronto anche dai social è imbarazzante: stessa palette di colori, stessi piatti e nessuna fantasia nella composizione.

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"Il mio punto - continua Giorgia Losi - è che non ci interesserebbe se la merceologia e il posizionamento non fossero così simili, nella stessa regione, anche per le varie guide, noi siamo comunque aperti da nove anni e crea confusione nell’utente finale, costringendoci anche nella routine lavorativa a rispondere continuamente alle domande e chiarire che non siamo noi.

Inoltre, ho provato a spiegare ai titolari che non è conveniente per un’attività nascente che fa ristorazione chiamarsi come una già ben posizionata in Liguria, facendo anche piatti simili. Visto che si chiamavano prima 'Rifornimento Bistrot' avevano modo di pensare ad altro avendo riavviato il bistrot a fine primavera".

Trovandosi di fatto di fronte a un caso di contraffazione del proprio marchio, che genera confusione nei consumatori, come spiegato, la Trattoria dell’Acciughetta ha tentato invano di ottenere la modifica della denominazione e dell’insegna utilizzati dalla società concorrente affinché venisse scongiurato qualsiasi fenomeno di sviamento della clientela. Ma, nonostante i bonari tentativi, la società imperiese ha soltanto  cambiato marginalmente la denominazione (diventata L'Acciughina), lasciando sostanzialmente invariati gli elementi grafici che richiamano il marchio utilizzato dalla società genovese e continuando però a esporre una bandiera all’esterno del ristorante con la scritta “L’Acciughetta”.

Per tale motivo, i soci della Trattoria dell’Acciughetta si sono visti costretti a rivolgersi al tribunale delle imprese a tutela dei propri diritti di privativa, avendo registrato il proprio marchio già nel lontano 2015. Con l’interessante ordinanza cautelare del tribunale di Genova che ha integralmente accolto il ricorso d’urgenza proposto da Trattoria dell’Acciughetta, è stato stabilito che “nel caso di specie appare indubitabile che l’utilizzo di segni distintivi aziendali fortemente somiglianti a quelli di cui è titolare la ricorrente possa verosimilmente suggerire - alla clientela della riviera ligure - l’esistenza di un collegamento tra le due imprese” e che “la coesistenza protratta nel tempo di entrambi segni aziendali è idonea a determinare un annacquamento del potere distintivo del marchio registrato dalla ricorrente e/o uno sviamento di clientela con effetti pregiudizievoli difficilmente prevedibili e /o quantificabili”.

Pertanto, continua il giudice, “al fine di scongiurare il pericolo di associazione - deve essere inibito l’uso dei segni distintivi L’Acciughetta e di quelli ulteriori riprodotti in dispositivo”. Conseguentemente, alla società imperiese è stato vietato l’utilizzo dei marchi coinvolti prevedendo “una penale di euro 250€ per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione delle statuizioni contenute nella ordinanza” oltre alla pubblicazione del dispositivo sul quotidiano Il Secolo XIX edizioni di Genova e Imperia e la condanna a pagare un’importante somma a titolo di spese legali.

"Quanto deciso dal Tribunale rappresenta un’interessante applicazione del codice della proprietà industriale al settore della ristorazione, primo caso noto in Liguria", spiega l’avvocato Manuel Macrì del Foro di Genova, esperto in diritto civile e commerciale con numerosi casi di successo noti alle cronache. "Non solo, ma anche e soprattutto un’importante vittoria per gli imprenditori che con costanza e dedizione investono nel proprio marchio al fine di renderlo immediatamente riconoscibile e capace di contraddistinguere in modo univoco la loro attività di impresa".

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