rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità

Natale solidale, oltre 8mila posti e 1000 volontari per i pranzi. Ecco come aiutare

La comunità di Sant'Egidio si prepara ad accogliere i meno fortunati nella basilica dell'Annunziata e in molte altre chiese (e non solo) cittadine. Tutti, se lo desiderano, possono contribuire

Anche a Genova, come ogni anno, si prepara il Natale solidale, quello forse meno scintillante per addobbi e dichiarazione, ma più ricco di calore umano. La Comunità di Sant’Egidio, infatti, è pronta anche per il Natale 2019 ad apparecchiare le tavole per un pranzo cui potranno partecipare tutti, dai meno fortunati a chi desidera trascorrere una giornata all’insegna del senso di comunità e vicinanza. 

In totale saranno una cinquantina i pranzi organizzata dalla comunità in diverse zone della città e in diversi giorni, per un totale di circa 8mila posti a tavola. Non solo Natale, dunque, ma altri momenti prima e dopo il 25 dicembre che verranno dedicati alla solidarietà: a prendere posto alle tavolate minori, migranti, anziani soli, senzatetto, che assaggeranno un menù composto da antipasto, lasagne, arrosto, frutta fresca, panettone e spumante, caffè e cioccolatini.

«Il 25 dicembre è il centro di tutto -ha spiegato Maurizio Scala, della Comunità di Sant’Egidio - ma ci saranno anche altri momenti, prima e dopo il Natale, tra cui 6 o 7 pranzi nelle strutture carcerarie a seconda delle diverse sezioni a Pontedecimo e a Marassi, realizzati anche grazie anche alla disponibilità dei direttori. Poi avremo i pranzi negli istituti per anziani genovesi, che sono luoghi importanti in cui in particolare nei giorni di festa si sente ancora di più il peso della solitudine, in situazioni di fragilità, e il pranzo per le persone di strada nel tradizionale ritrovo alla Commenda di Pré».

L’appuntamento principale, il 25 dicembre, resta quello alla basilica dell’Annunziata, dove anche quest'anno Sant'Egidio ha affidato l'allestimento del presepe agli artigiani napoletani di via San Gregorio per intrecciare tradizione napoletana e genovese. Altre chiese e parrocchie della città hanno però voluto aprire le porte per ospitare i pranzi, dal centro (Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, Magazzini del Cotone al Porto Antico, Commenda di Prè), ad Albaro (Istituto Marcelline), dalla Foce (parrocchia San Pietro), a Sampierdarena (Istituto Don bosco, parrocchia S. Maria delle Grazie), dalla Valbisagno (parrocchia San Gottardo) alla Valpolcevera (parrocchia San Francesco di Bolzaneto, Paladiamante di Begato), fino al Ponente (Istituto Calasanzio, Campus di Coronata, Parrocchia N.S del Soccorso e San Rocco di Prà, plesso Aldo Moro dell’I.C. Voltri 2 del Cep).

I volontari coinvolti nei pranzi di Natale a Genova saranno quasi un migliaio: «Abbiamo circa 700 persone che vengono ad aiutarci, a cui si aggiungono 200 volontari circa di Sant'Egidio - ha confermato Scala - Un numero che cresce sensibilmente ogni anno, c'è grande disponibilità da parte del tessuto cittadino non solo nelle feste ma anche nel corso dell'anno ed è un aspetto da sottolineare. In un tempo che sembra un po' fatto di muri e di chiusura, c'è una risposta diversa, c'è un bisogno di comunità che emerge anche dal rapporto del Censis. C’è un'attenzione crescente da parte nostra anche nell'organizzare pranzi nelle periferie cittadine, penso al Cep, a Molassana o anche a Begato, dove a pochi passi dalla Diga al Pala-Diamante si terrà un grande pranzo. Si celebra un'amicizia che dura tutto l'anno, che è un modo per creare tessuto e rete".

Quello di dicembre è insomma un appuntamento molto sentito sia da chi organizza sia da chi partecipa, che arriva dopo lunghi mesi di lavoro in cui i volontari hanno costruito con ogni singola persona bisognosa un rapporto di fiducia e stima, che si traduce non solo nel pranzo, ma anche in un regalo personalizzato. E chi volesse contribuire lo può fare portando doni e aiuti alla casetta aperta sotto l’albero di Natale di piazza De Ferrari: «Ogni persona che parteciperà ai pranzi come ogni anno avrà un regalo, nuovo e a lui dedicato - ha spiegato Andrea Chiapporti, responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Genova - Un oggetto, un giocattolo, strumenti per l'igiene personale, oppure abiti, sciarpe, cappelli, guanti. Tutto nuovo. E' molto importante, essendo tante le persone che partecipano, portare aiuti o regali». 

L'orario di apertura della casetta è dalle 15.30 alle 19 di sera, ma si può donare o prenotarsi come volontari anche nella basilica della Ss. Annunziata del Vastato fino al 24 dicembre dalle 9.30 alle 18.30, a Sampierdarena in via Stennio, 4 da mercoledì 18 a sabato 21 dicembre (16.30-18.30), e a Pegli in vico Sinope, 26r mercoledì 18 dicembre (10-12 e 17.00-19.30).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale solidale, oltre 8mila posti e 1000 volontari per i pranzi. Ecco come aiutare

GenovaToday è in caricamento