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Portofino e il turismo, si scalda la polemica di fine estate

Il borgo invaso dal turismo di massa d'estate ma spopolato d'inverno. Il parere dell'urbanista genovese Francesco Gastaldi

Sotto accusa il turismo di massa a Portofino. A scatenare il dibattito è stato un articolo del tabloid inglese Daily Mail, a firma di Inderdeep Bains, secondo cui la grande massa di visitatori (spesso dovuti alla presenza di navi da crociera) sta snaturando la stessa identità del celebre borgo della riviera di Levante divorato dal turismo “mordi e fuggi” e dal popolo dei selfie che il servizio documenta con un apparato fotografico.

L’inchiesta del noto quotidiano inglese ha ovviamente suscitato alcune polemiche ma il sindaco di Portofino, Matteo Viacava, ha rimandato le accuse al mittente dichiarando in sintesi che Portofino è di tutti e che tutti devono potere visitare le bellezze del nostro territorio. 

Oltre al turismo di massa il borgo affronta un altro problema: quello demografico. Secondo l'urbanista Francesco Gastaldi dell’Università Iuav di Venezia "si è passati in poco più di cinquant’anni da 1100 a 355 abitanti, ma il numero di chi resta a Portofino tutto l’anno è sicuramente inferiore”. E qui si apre il dilemma: il borgo è vivo, troppo vivo, o rischia lo spopolamento e quindi è in dubbio la sua natura di realtà abitata e vissuta dai residenti?

Il dibattito è ancora aperto e nel frattempo il sindaco Viacava ha recentemente annunciato la disponibilità di 10-12 appartamenti per rinforzare la residenzialità del borgo, “case popolari” a Portofino? Non è una contraddizione ma una necessità.


 

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