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Renzo Piano in tv torna a parlare del crollo di ponte Morandi

L'architetto ha concluso il suo intervento spiegando come gli sia difficile affrontare l'argomento. «Non riesco a parlare di questa cosa con molta serenità perché ha steso un velo di tristezza, di cordoglio», ha detto Piano

Domenica 30 settembre 2018 l'architetto Renzo Piano è stato ospite della trasmissione di Rai1 Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. Piano ha presentato nelle scorse settimane un progetto di nuovo ponte, che è molto piaciuto alle istituzioni locali, Regione e Comune. Un viadotto con 43 lanterne, a simboleggiare le 43 vittime.

Durante la trasmissione, Piano è tornato a parlare di quel tragico 14 agosto, giorno del crollo di ponte Morandi. «Un ponte non può crollare. È una cosa terribile, spaventosa. Nel momento in cui crollano i ponti e si alzano i muri è un momento terribile per il Paese».

«Un ponte non può crollare - ha proseguito Piano - perché crolla più volte, intanto perché crolla il ponte, poi crolla anche la metafora che un ponte rappresenta. Quello di Genova non è un ponte, ma è il ponte di Genova. E quel ponte è crollato almeno quattro volte, perché è crollato il ponte, ha spaccato la città, sono morte 43 persone, ha portato lutto in 43 famiglie, seicento sfollati. Non riesco a parlare di questa cosa con molta serenità perché ha steso un velo di tristezza, di cordoglio».

Nel frattempo la città attende l'investitura ufficiale del commissario per la ricostruzione. Salvo colpi di scena dell'ultima ora dovrebbe trattarsi di Claudio Andrea Gemme, manager di Fincantieri. Successivamente il Decreto Genova verrà trasformato in legge, anche se l'ultima versione ha scontentato istituzioni e imprenditori locali.

L'intervento di Piano a Che tempo che fa. Video

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