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Messa di Natale a San Lorenzo, l'arcivescovo Tasca: "Momento da condividere con chi è più fragile"

Nella cattedrale di San Lorenzo monsignor Tasca ha ricordato gli 800 anni del presepe di Greccio (paese montano scelto da San Francesco per rievocare la nascita di Gesù, di fatto il primo presepe vivente)

Un Natale dedicato a una ricorrenza speciale: gli 800 anni del presepe di Greccio (paese montano scelto da San Francesco per rievocare la nascita di Gesù, di fatto il primo presepe vivente). A ricordare questo speciale anniversario è stato anche l'arcivescovo Marco Tasca, in occasione della tradizionale messa di Natale celebrata nella cattedrale di San Lorenzo. 

"San Francesco d'Assisi - ricorda Tasca - voleva vivere il Natale e fare il presepio per poter ricordare come Gesù si sia fatto uomo. Voleva vedere Gesù appena nato, pur nel disagio e nelle difficoltà". Un collegamento alle avversità che vengono vissute dalle persone nel quotidiano, in tutto il mondo: "È bello ricordare che Gesù si è incarnato in questo mondo, ha voluto nascere e vivere qui - ha detto Tasca - ed è per questo che bisogna affrontare con fiducia le difficoltà che il presente ci propone".

C'è un altro aspetto del presepe di Greccio che Tasca ha voluto ricordare: "San Francesco invitò tutti a partecipare, la gente del luogo, chi stava intorno, trasformando la natività in un momento di festa, di incontro e di preghiera. L'augurio è che questo Natale sia un momento da vivere insieme, da condividere, magari anche con chi è più fragile e debole. Facciamo conoscere, come ha fatto San Francesco d'Assisi, l'amore per questo nostro mondo e per questa nostra gente, per tutti coloro che incontriamo ogni giorno".

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