Ucciso da una freccia, la messa in ricordo di Miranda Romero
La funzione religiosa si terrà sabato 4 novembre nella chiesa di Santa Caterina. La vittima, la notte del delitto, festeggiava la nascita del secondo figlio. In corso il processo a carico di Evaristo Scalco accusato di omicidio aggravato da futili motivi e odio razziale
Tra pochi giorni sarà un anno dalla morte di Miranda Romero. Un anno da uno dei delitti più assurdi che Genova ricordi: nella notte tra il primo e il 2 novembre, il 41enne Javier Alfredo Miranda Romero veniva ucciso nel cuore del centro storico da una freccia scoccata dalla finestra di casa da Evaristo Scalco, artigiano di 63 anni. Il processo per omicidio aggravato da odio razziale e futili motivi è iniziato venerdì scorso a palazzo di giustizia in Corte d'Assise e, durante la prima udienza, ha visto costituirsi le parti civili composte dalla moglie e dalla sorella.
E proprio quest'ultima, Marthita Miranda Romero, ha condiviso l'invito a partecipare alla messa in ricordo del fratello che si terrà sabato 4 novembre nella chiesa di Santa Caterina alle 18.30. "Siete tutti invitati alla Santa Messa, compie un anno la sua triste dipartita, ora è un angelo in cielo - scrive la donna - Vivrai sempre nei nostri cuori mio caro fratello Javier Alfredo Miranda Romero. Dopo la messa, siete invitati a condividere la nostra bella tradizione della nostra amata terra che ci ha visti nascere Huancayo Pucará".
Quella notte Miranda Romero stava passando in vico Mele con un amico dopo aver festeggiato la nascita del secondo figlio guardando una partita di calcio al bar, sotto le finestre di Scalco prima il diverbio tra la vittima e il maestro d'ascia, poi la follia: il residente punta l'arco contro Miranda e gli scaglia contro una freccia per la caccia al cinghiale che gli trapassa il fegato e gli recide tutti i vasi sanguigni. L'uomo morirà poche ore dopo all'ospedale San Martino di Genova.
