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Corso Buenos Aires, sparisce il manifesto anti-aborto

Al posto del maxi cartellone dell'associazione ProVita ne spunta uno dedicato alla moda mare

Nel silenzio è arrivato, e nel silenzio è stato rimosso: sparisce dal palazzo di fianco alla chiesa di Santa Zita, in corso Buenos Aires,  il manifesto di ProVita contro l’aborto e la legge 194, quella che in Italia ha depenalizzato e disciplinato le modalità di ricorso all’interruzione di gravidanza.

In mattinata, infatti, sulla facciata del palazzo è comparso un altro maxi cartellone che pubblicizza un noto marchio di moda mare e costumi da bagno: nessuna traccia del tanto criticato manifesto che ritraeva un feto a 11 settimane corredato dalla scritta «ora sei qui perché tua madre non ti ha abortito».

Non è chiaro a cosa sia dovuta la repentina sparizione: soltanto un giorno fa il sindaco Marco Bucci, nuovamente interpellato sull’argomento nel corso del consiglio Comunale, rispondendo a un articolo 55 presentato dai consiglieri dell’opposizione aveva risposto che «dobbiamo lavorare per la città, questioni del genere dovrebbero passare in secondo piano».

Genova Today ha provato a contattare l’agenzia pubblicitaria che si occupa di gestire la pubblicità sull’impianto privato di corso Buenos Aires, senza però riuscire ad avere chiarimenti. L'ipotesi iniziale che, trascorso l’anniversario della legge 194, l’associazione avesse deciso di farlo rimuovere, è stata smentita dalla stessa ProVita: «Il periodo concordato per l'esposizione è stato regolarmente rispettato e non vi è stata alcuna rimozione anticipata» del cartellone, hanno fatto sapere in una nota inviata alla nostra testata.

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