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Città senza alberi e addobbi, imprenditore li dona: favola di Natale a Lavagna

Paolo Corsiglia, titolare di un'azienda florovivaistica, ha deciso di regalare gli abeti alla città, che vi aveva rinunciato per questioni di budget

Cittadini e amministrazione avevano ormai rinunciato all’albero di Natale e agli addobbi, preferendo mantenere un “profilo basso” per tutelare le casse di un comune commissariato per lungo tempo e appena uscito dallo scandalo infiltrazioni mafiose, ma alla fine a Lavagna il Natale si festeggerà con il tradizionale abete.

Tutto merito di Paolo Corsiglia, giovane imprenditore titolare dell'omonima azienda florovivaistica di Pezzonasca, frazione di Moconesi, che ha deciso di donare gli alberi da collocare in diversi punti della città. E così, lunedì, anti vigilia di Natale, gli abeti sono arrivati dall’entroterra e sono stati sistemati in diverse località: Cavi Borgo, Arenelle, piazzetta della Madonna del Ponte, chiesa di corso Genova, oiazza della Libertà, U Bronzin, via Roma, piazza Veneto.

All’appello mancano solo gli addobbi, per cui il sindaco Gian Alberto Mangiante, che aveva preferito investire i pochi fondi per le feste al restauro di un’antica cappella riscoperta a Palazzo Franzoni, sede del Comune, ha fatto appello ai cittadini: «Non ci sono parole per questo bellissimo gesto da parte di Paolo Corsiglia. Ora tocca a noi cittadini farlo brillare: un piccolo gesto, un piccolo addobbo da parte di tutti noi può fare la differenza e rendere più bella la nostra città».

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