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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Principe / Piazza Acquaverde

Centinaia di firme per trasformare l'ex Diurno di Principe in un museo

La petizione online lanciata da Jacopo Baccani conta su oltre 400 adesioni. L'appello è rivolto al Gruppo Viziano affinché prenda in considerazione l'ipotesi di accantonare il progetto parcheggio

Oltre 400 firme - che continuano a salire nei minuti in cui si scrive - per chiedere al Gruppo Viziano di cambiare i progetti previsti per l’ex Albergo Diurno della stazione di Principe,e trasformare la struttura in un museo. Nello specifico, un “Museo del viaggiatore” e restituire un’importantissima testimonianza storica non solo alla città, ma a tutta Italia, visto che si tratterebbe di un “progetto pilota, unico nel suo genere”.

Ad avanzare e presentare la richiesta è stato Jacopo Baccani, architetto, fotografo “appassionato di storia della città e delle infrastrutture”, come si presenta lui stesso sulla petizione online lanciata sul sito Charge.org. La petizione è rivolta a Davide Viziano - a capo dello stesso consorzio che si sta occupando del restauro, ormai terminato, e della riapertura di Scalinata Borghese - e alla sua Progetti e Costruzioni, che per l’ex Diurno di Principe, su incarico del Comune (proprietario dell’immobile) ha in programma la riconversione in un parcheggio sotterraneo per residenti. 

Una decisione che sacrificherebbe un immenso patrimonio culturale della città, non solo secondo Baccani, ma anche secondo le centinaia di persone che hanno firmato la sua petizione e le migliaia che hanno osservato con meraviglia, commentato e ri-condiviso le fotografie scattate da Luciano Rosselli proprio nell’ex Diurno per un reportage poi condiviso sulla pagina Facebook “Il sottosuolo di Genova e oltre. Ricerca e Studio”.

Le foto, che dimostrano come l’ex Diurno sia rimasto uno spazio congelato agli anni ’70 e ricco di testimonianze storiche, hanno ricevuto oltre 7mila like, più di 4mila condivisioni e valanghe di commenti, la maggior parte dei quali provenienti da persone che hanno chiesto di poter vedere con i loro occhi l’ex albergo di piazza Acquaverde.

«Perché non fare dell’ex-Diurno un “Museo del Viaggiatore”? - chiede dunque pubblicamente Baccani - Il materiale espositivo di fatto è già lì e a seconda del taglio che si vuol dare all’allestimento, le lavorazioni sarebbero contenute. Inoltre, sia per il tema trattato sia per la posizione del luogo, questo spazio (auto)espositivo potrebbe tranquillamente rientrare nelle competenze del Galata Museo del Mare, che già gestisce la vicinissima Commenda».

«Nella Genova del 2020 c’è numericamente la stessa popolazione del 1926 distribuita sul doppio dell’edificato del 1926, quindi non è più un’impresa così impervia, almeno in linea teorica, individuare volumi in disuso da riconvertire in autosilos, per cui probabilmente anche i 30 posti auto al coperto previsti nell’ex-Diurno potrebbero essere ricollocati in aree limitrofe», ragiona Baccani, elencando diverse argomentazioni a sostegno della sua tesi. E chiedendo al gruppo Viziano di “intercedere” anche con la giunta Bucci per prendere in considerazione l’ipotesi di accantonare il progetto parcheggio e provare a salvare l’ex Diurno.

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