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Coronavirus, i dubbi sulle librerie aperte. Il parere dei genovesi

Dovrebbero rialzare le serrande martedì 14 aprile

Vendono il cibo dell'anima e riapriranno prima degli altri negozi. Le librerie rialzeranno le saracinesche martedì 14 aprile, non tutte però. 

La riapertura voluta dal presidente del Consiglio Conte, e che riguarderà anche cartolerie, studi professionali e negozi di abbigliamento per bambini, non trova d'accordo tutti i librai genovesi.

Non ci sta Ilaria Crotti, la titolare della libreria Falso Demetrio di via San Bernardo 67, che rimane "randagia" come scrive sul suo profilo Facebook: «Le librerie riaprono ma io continuerò a portare i libri a domicilio». Dello stesso parere anche Laura Magnani della libreria Bookowski, che continuerà a consegnare i libri usati ai propri clienti su richiesta, e Book Morning in via della Maddalena: «Come potremmo invitarvi a passare a trovarci quando, ad oggi il miglior consiglio che possiamo darvi è quello di restare a casa?», domanda la libreria ai suoi lettori, via social. 

Le librerie indipendenti contrarie hanno condiviso la petizione, che sarà inviata al governo, della Led, Librai, editori, distributori in rete; il ragionamento alla base è che la riapertura giustificherà l'uscita di casa di molte persone che si muoveranno ben oltre i duecemento metri da casa, visto che le librerie non sono così diffuse come i negozi alimentari. Alla lettera hanno aderito finora sei librai genovesi: Annamaria Cenni, Roberta Rapallino, Stefania Mangani, Nicoletta Marchese, Fabio Lingua, Book Morning; in tutta Italia le firme raccolte hanno superato le duecento unità.

Tra le grandi grandi catene, la Feltrinelli di Genova non ha ancora comunicato se riaprirà e con quali modalità e nemmeno il governatore Toti si è espresso circa la possibilità di un'ordinanza regionale che obblighi alla chiusura, la Mondadori di via Ceccardi non riaprirà invece martedì 14 aprile: «Perchè serve comunque un tempo per adeguare i locali alle nuove disposizioni in termini di sicurezza, come i vetri in plexiglass alle casse, e per sanificare i locali», fanno sapere dalla libreria. 

Tutte aperte invece le librerie di Fabio Masi: "L'amico ritrovato" e "L'amico immaginario" oltre che de "L'ultima spiaggia" a Camogli. Orario ridotto, tutela dei dipendenti che restano in cassa integrazione ma tanta voglia di ripartire. Della stessa idea anche il Libraccio che, a Genova Today, comunica: «Seguendo tutte le indicazioni possibili riguardo distanziamenti e protezioni per il personale e per il pubblico, saremo aperti dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18 in tutti i punti vendita della Liguria. Al momento abbiamo in previsione di tenere chiuso il 25 aprile e 1 2 3 maggio».

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