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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Via Walter Fillak

Ponte Morandi: le nozze di Andrea e Daniela con la "grande famiglia" degli sfollati

Andrea Fortunato, 34 anni, e Daniela Timoneri, 30, si sono sposati al santuario di Oregina il 17 settembre: le nozze erano programmate prima della tragedia del crollo. Ad applaudire i tanti residenti e ormai amici di via Porro

Si sono spostati il 17 settembre, un mese e tre giorni dopo la tragedia che ha cambiato la loro vita e quella di tutti i genovesi che, come loro, sotto il ponte Morandi ci sono nati, ci sono cresciuti e hanno fatto progetti: Andrea Fortunato, 34 anni, e Daniela Timoneri, 30, si sono detti “sì” al santuario di Oregina in un lunedì mattina in cui anche la pioggia ha smesso di cadere per consentire alla sposa, con il suo bouquet di fiori arcobaleno, di entrare in chiesa senza intoppi.

Alla cerimonia hanno preso parte parenti e amici della coppia, e anche numerosi membri della loro nuova “famiglia allargata”: gli sfollati di via Porro, che da quel tragico 14 agosto hanno stretto i ranghi e si sono riuniti, compatti, per affrontare l’emergenza e restare uniti in queste settimane di incertezza, ansia e timori per il futuro: «Ci siamo conosciuti in una circostanza assurda, abbiamo condiviso lacrime, rabbia, assemblee e iniziative in un periodo molto intenso emotivamente per voi - è stata il commento condiviso sulla pagina Facebook “Quelli del ponte Morandi”, creata dai giovani di via Porro e via Fillak proprio per raccontare al mondo la loro situazione -  Ci siete sempre stati. Grazie, perché un un simbolo della vita che va avanti, lo siete veramente».

«Quando sono entrato nel nostro appartamento di via Porro 11, la mattina del 14 agosto, poco dopo il crollo, ho avuto un attimo di smarrimento, poi mi sono sbrigato: non volevo mettere a repentaglio la sicurezza del vigile del fuoco perdendo tempo dietro a oggetti inutili», aveva raccontato a Genova Today, nell’atrio del centro civico Buranello, Andrea: lui e Daniela, che l’appartamento d via Porro avevano appena finito di ristrutturarlo, erano diventati ufficialmente “sfollati” da tre giorni. Le bomboniere, gli inviti al matrimonio e tutto il loro mondo era contenuto e cristallizzato in quelle mura che avevano rimesso a posto con amore, in attesa di trasferirvisi come coppia sposata.

«Siamo fuggiti senza portare nulla con noi, neppure i documenti: sono arrivato al centro civico e ho presentato il libretto della moto, unica attestazione del fatto che vivessi in via Porro». La tragedia ha unito Andrea e Daniela come mai prima: «Ci sposiamo ugualmente, certo - aveva sorriso Andrea - C’è tanta amarezza perché la nostra nuova vita è di fatto andata a gambe all’aria, ma non perdiamo la speranza». Una speranza rappresentata, lunedì mattina, dal bouquet variopinto e dal sorriso con cui la sua Daniela ha percorso la navata e gli ha detto sì.

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