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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Fase 2, ipotesi spostamento tra regioni dal 3 giugno: la bozza del decreto

I confini regionali potranno essere superati solo dopo la Festa della Repubblica, ma non è escluso che per alcune regioni possano esserci vincoli particolari

Via libera agli spostamenti tra regioni dal 3 giugno: il provvedimento tanto atteso sarebbe inserito nella  bozza del prossimo decreto legge quadro presentato oggi a Roma con cui si stabilisce come, di fatto, tutta Italia entrerà nel cuore della Fase 2 post emergenza coronavirus.

Per la Liguria, in particolare, il nodo principale da risolvere sono i dati sul contagio. La bozza del decreto prevede infatti che “A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati soli con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge del 25 marzo 2019 in relazione a specifiche aeree del territorio nazionale, secondo i principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”. Il che significa che gli spostamenti tra regioni saranno sì consentiti, ma verrà valutato l’andamento del contagio e il tasso di contagiosità dei singoli territori.

La decisione, per quanto riguarda la nostra regione, verrà presa proprio oggi: la conferenza Stato-Regioni è iniziata alle 11, e il governatore ligure Giovanni Toti ha già chiarito che l’obiettivo non è solo riaprire tutte le attività in Liguria, ma anche riaprire i confini regionali il prima possibile per salvare la stagione.

Fondamentale sarà il rispetto dei parametri istituiti dal Ministero della Salute per stabilire se la Liguria sarà considerata ancora una regione “a rischio”, e se dunque la mobilità da e per la regione verrà sottoposta a restrizioni particolari. Le misure contenute nel decreto saranno, comunque, in vigore sino al 31 luglio 2020.

Dal 18 maggio via libera alla riapertura delle attività commerciali

Confermata, come anticipato nei giorni scorsi, la ripresa delle attività commerciali a partire dal 18 maggio, con il rispetto delle linee guida Inail per il contenimento del contagio: «Da lunedì tutti devono poter ripartire - ha detto Toti - con prudenza ma con regole chiare e compatibili con la sostenibilità economica delle nostre imprese».

La richiesta del governo è che le Regioni monitorino con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica e si comportino di conseguenza, adeguando il sistema sanitario regionale e comunicato i dati al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e al Comitato Tecnico-Scientifico. 

Le singole Regioni, così come chiesto a gran voce dalla Liguria, potranno quindi decidere in autonomia misure ampliate o restrittive a seconda dell’andamento del contagio.

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