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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus, scendono positivi e calano i decessi. Toti: «Dal 18 si riapre»

I nuovi contagi diagnosticati nelle ultime 24 ore sono 50, i guariti salgono ancora, scendono i ricoverati in ospedale, 5 le persone che hanno perso la vita

Scendono ancora i positivi al coronavirus in Liguria: domenica pomeriggio erano 4.791, e dunque 68 in meno rispetto a sabato.

I nuovi contagi diagnosticati nelle ultime 24 ore sono 50 su 2.396 tamponi, i guariti salgono ancora, 113 in un giorno (2.716 totali), scendono i ricoverati in ospedale, che passano a 522 di cui 41 in terapia intensiva. E finalmente scendono anche i decessi: dopo giorni in cui il numero è sempre rimasto a doppia cifra, tra sabato e domenica il numero è sceso: 5 le persone che hanno perso la vita a causa della covid-19.

Con l’aumento dei guariti calano anche le persone che si stanno curando a domicilio, 2.378 in totale (61 in meno rispetto a ieri), in sorveglianza attiva perché contatti di casi positiva 1.597 persone, meno rispetto alle 1.658 di sabato.

«Il virus ha effettivamente perso la carica delle settimane scorse, non solo nei numeri dei contagiati e degli ospedalizzati ma anche per quanto riguarda i decessi», ha detto il presidente della Regione, Giovanni Toti.

La nuova ordinanza: sì alle seconde case in famiglia, da lunedì allestimento negozi e laboratori

Toti ha confermato che a mezzanotte entra in vigore nuova ordinanza (qui il testo integrale) che consente alle famiglie di spostarsi nelle seconde case con tutto il nucleo familiare (all’interno del territorio regionale, in osservanza del dpcm), e di uscire in barca con le stesse modalità. Sono ampliati anche i limiti per fare sport e attività motoria, consentiti in tutta la regione, e da lunedì i negozianti, parrucchieri, estetisti e artigiani ancora chiusi potranno andare in negozi e attività per allestire.

L’ordinanza in vigore da mezzanotte e per tutta la settimana prevede la possibilità, per tutti gli esercizi commerciali come negozi, parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar che non sono aperti per take-away, di poter iniziare i lavori propedeutici alla riapertura del 18, dalle vetrine alla sanificazione.

Nella stessa ordinanza è stato equiparato - in linea con le legislazioni del governo - riaprire b&b, agriturismi, affittacamere, così come gli alberghi che già sono aperti, ed è stato specificato che possono riaprire tutti i negozi che fanno parte delle filiere consentite, dalla pesca alle attività sportive più varie. È stato inoltre tolto l’orario dalle attività sportive consentite, che possono essere svolte in tutto il territorio regionale. È stato inoltre consentito a chi si reca in barca, roulotte, camper o seconda casa per i lavori di restauro e manutenzione, con il nucleo familiare convivente: non si può ancora pernottare e di fatto “vivere” le seconde case, ma si può raggiungerle in giornata con le persone con cui si convive. Le autorità sino a oggi consentite per una singola persona potranno quindi essere svolte con i conviventi.

«Domenica mattina ci sono stati contatti tra le Regioni, abbiamo chiesto con urgenza e ottenuto per lunedì un incontro della conferenza dei governatori al governo con il ministro Boccia - ha detto Toti - questa settimana è l'ultima in cui sarà in vigore il dpcm che limita i poteri di apertura delle Regioni, e vogliamo rassicurazioni che venga ridata autonomia piena da lunedì 18, ovviamente tenendo d’occhio la curva del contagio. Il ministro ha assicurato che è nelle intenzioni del governo, domani avremo un calendario più chiaro, la Regione si prepara da lunedì 18 a riaprire numerose attività, negozi, estetisti, parrucchieri, ristoranti e bar, in attesa che da Roma arrivino le linee guide di sicurezza dell’Inail».

«Sostanzialmente tutte le attività sono consentite con libera circolazione su tutto il territorio regionale e non più provinciale - ha detto Giampedrone - Abbiamo autorizzato e ben specificato una serie di attività sportive che ci erano richieste ed erano già state affrontare con le faq e una serie di altre attività. Ci aspetta una settimana che ci porterà a una settimana decisiva, e che arriva dopo una fase totale di fase 2 che ha visto un comportamento dei liguri molto consapevole, credo sia doveroso segnalarlo. Dobbiamo continuare a usare la mascherina quando e dove serve, e dovrà succedere nelle prossime settimane per arrivare al risultato».

Toti a colloquio con il ministro Boccia: «Dal 18 maggio autonomia alle Regioni»

«Stiamo lavorando con tutti i governatori affinché dal 18 maggio il Paese possa davvero ripartire - ha aggiunto Toti domenica - Da quella data infatti riapriranno tutti i negozi, parrucchieri ed estetisti, bar e ristoranti e tutto il resto. In attesa di quella data oggi, come Regione Liguria, emaneremo un’ordinanza che consentirà a tutti di prepararsi al meglio per le aperture»

«Il ministro Boccia mi ha confermato che è intenzione del governo dare da quel momento piena autonomia ai territori circa le proprie scelte, ovviamente seguendo con attenzioni i dati dell’epidemia, per fortuna in costante calo - ha spiegato il presidente della Regione -Lavoreremo per garantire la ripresa piena dell’economia insieme alla sicurezza dei lavoratori, auspicando che vengano diramate al più presto le linee guida dell’Inail e che contengano regole attuabili, perché i 4 metri lineari tra i tavoli dei ristoranti che qualcuno ha anticipato come indiscrezione sarebbero inapplicabili per la maggior parte degli esercizi».

Commissariamento Asl, Viale: «Solo coordinamento»

L’assessore alla Sanità, Sonia Viale, ha chiarito che la Regione non ha di fatto commissariato le Asl ma ha individuato in Alisa una figura di coordinamento per monitorare la situazione della Liguria in Fase 2 e comunicare i dati più chiaramente al Ministero.

«Dobbiamo come Regione Liguria, al pari di tutte le altre Regioni, elaborare una serie di dati per restare nella fase 2, ed è necessario leggere e monitorare l’andamento dei casi sul territorio e dei ricoveri ospedalieri in modo approfondito e complesso, che solo persone esperte possono fare» ha detto Viale, ricordando che «il decreto ministeriale prevede l’utilizzo di 158 unità di personale dedicato, i dati devono essere ricavati e messi nei database con un’unica modalità in tutte le cinque Asl, è una cosa burocratica oltre che di elaborazione, e l’ordinanza di Regione Liguria affidato ad Alisa, che ha per legge istitutiva il compito di coordinare, questa incombenza».

Mascherine, mercoledì altre 500mila nelle farmacie

L’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha ricordato che mercoledì nelle farmacie arriveranno altre 500mila mascherine - 250mila confezioni da due ciascuna - l’ultima tornata gratuita che verrà distribuita ai cittadini.

«La mascherina resta un tema fondamentale - ha detto Giampedrone - abbiamo chiuso la mail di segnalazione con Poste Italiane per le mancate consegnare, e tra lunedì e martedì verranno consegnate tutte le mascherine. Mercoledì arriverà poi l’ultima tornata di 250mila confezioni, pari a 500mila pezzi, distribuite in farmacia: chi l’a già ritirata non vada, perché lo smarcamento tramite tessera sanitaria non consente a chi è già andato di ritirare una nuova confezione di mascherine».

Giampedrone ha quindi invitato i liguri a usare buon senso e consapevolezza nel ritiro delle mascherine, valutando se vi è davvero necessità ed evitando assembramenti.

Bucci: «Genovesi hanno capito, quasi tutti con la mascherina»

Il sindaco Marco Bucci, arrivato in conferenza stampa domenica sera con una mascherina con il simbolo di Genova sopra, ha voluto rivolgere i complimenti ai genovesi spiegando che «sono stato in giro, anche ai Parchi di Nervi, e sembra che i genovesi abbiano raccolto il messaggio: c’è distanziamento e ci sono mascherine per quasi tutti, ho visto pochissime persone senza mascherina. Ovviamente le persone escono di più e si muovono di più, ma la gente rispetta le norme e le distanze e tutti hanno le mascherine: ci aspettiamo una crescita dei numeri sugli spostamenti, ma dobbiamo imparare a convivere con questo sistema che stiamo adottato per riuscire a liberarcene il prima possibile».

Buoni spesa, in arrivo l’ultima tranche

La settimana che inizia con lunedì 11 maggio sarà anche la settimana in cui arriverà l’ultima tranche buoni spesa, con cui si esaurirà la graduatoria stilata dal Comune e si soddisferanno tutte e 18.500 le domande arrivate

«Abbiamo chiesto altri 400mila euro - ha detto Bucci - che saranno sufficienti per terminare tutta la graduatoria, sono molto contento e orgoglioso, ce l’abbiamo fatta con l’aiuto delle aziende, delle persone e del Comune che ha contribuito».

Appello al governo: «Riaprire le regioni per favorire il turismo»

Il presidente della Regione, chiedendo che si riaprano le regioni, ha ricordato l'importanza del turismo per la Liguria: «Credo che questa estate, siccome la Liguria è una regione è vicina e la gente non si muoverà all'estero e vorrà stare più vicina a casa, si potrebbe recuperare un pochino di quello che abbiamo perso, e noi stiamo cercando di aiutare tutte le imprese e i lavoratori stagionali»

«Noi faremo quello che possiamo fare nello spazio di autonomia che il governo ha lasciato sino al 18 - ha sottolineato ancora Toti - ma dal 18 la Regione Liguria si riprende la possibilità di decidere, ovviamente lo faremo sulla base dei numeri che ci sono, perché non siamo incoscienti. Io mi sono preso la responsabilità di chiudere le scuole quando ancora il governo non aveva deciso, abbiamo agito con rigore, tutti si sono comportati con rigore, adesso iniziamo a ragionare che si riparta, perché se non si riparte noi non sappiamo più come mangiare».

Nave ospedale, presto allestito il terzo nucleo

Saranno 80 le persone che da lunedì saranno ospitate sulla Gnv Splendid, la nave ormeggiata a ponte Colombo trasformata in ospedale per pazienti covid a bassa intensità di cura o pronti per tornare a casa, ma ancora positivi e dunque contagiosi.

«Qualcuno dice che ogni persona costa 1.000 euro al giorno - ha detto Toti - Niente di vero, ne costano meno di 200, è una operazione straordinaria che ci stanno copiando anche altre regioni, ma i rosiconi devono sempre criticare».

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