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Giovedì, 18 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, 4355 positivi ma calano i ricoveri. Aprono piccoli cantieri, orti e giardini

La Regione conferma il trend in calo per nuovi contagiati e vittime. Il governatore della Liguria: «Sì all'apertura di attività in coerenza con la normativa nazionale»

Ammontano a 4355 le persone positive al covid-19 in Liguria, 60 in più di domenica e sono 760 i deceduti dall’inizio dell’emergenza, nelle ultime 24 ore sono 11 le persone che hanno perso la vita per il coronavirus in Liguria. Tra le vittime un altro operatore socio sanitario, dipendente della casa di riposo San Camillo al Righi e continua la denuncia sui contagi all'interno delle rsa da parte dei sindacati; la Uil si costituirà parte civile nel processo sulla morte di Pedro Garcia, 57 anni che lascia una figlia piccola.

Muore infermiera dello Scassi, assisteva pazieni covid

I test effettuati a lunedì 13 aprile sono 23.129 (1146 in più). Sono al domicilio 2217 persone, clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 992 persone. I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 479 (31 in più di domenica). 

«Il trend dell'epidemia è ancora in calo e questo è un buon dato, direttamente correlato anche al fatto che il comportamento dei liguri sta dimostrandosi molto coerente con le norme», ha commentato il presidente della Liguria Giovanni Toti. «Da tutte le province ci sono giunte notizie che sostanzialmente il piano di controlli di Pasqua e Pasquetta ha fatto la sua funzione di detterrente, le sanzioni e le infrazioni sono state di bassissima entità e la maggior parte delle persone non ha circolato e questo credo che ci comporterà buoni dati anche per i giorni a venire».

Il piano di riapertura delle attività in Liguria

Domani, martedì 14 aprile, in Liguria riapriranno le librerie, le cartolerie, gli studi professionali e i negozi di abbigliamento per bambini, come voluto dal governo. A queste attività se ne aggiungono altre, individuate da Regione Liguria, e ritenute coerenti con il decreto nazionale dell'11 aprile. «Con un ulteriore provvedimento regionale, il presidente della Regione, ha individuato attività tipiche della Liguria con necessità di attività turistiche, stagionali, agricole e paesaggistiche particolari che non ritiene in contrasto con la normativa nazionale ma aggiuntive e ulteriormente specificative», ha detto Toti durante il consueto punto del giorno dalla sala Trasparenza.

Come noto riapre la filiera del legno e quella tecnologica, della telefonia e dei computer (Mediaworld alla Fiumara, ad esempio, sarà aperto dal lunedì al sabato), riparte la silvicultura (disciplina che studia l'impianto, la coltivazione e l'utilizzazione dei boschi), anche su richiesta di Regione Liguria a cui si aggiungono alcune particolarità regionali come piccoli cantieri, orti e giardini.

Nello specifico, in Liguria ripartono, i giardinieri e tutti quelli che si occupano della cura dei parchi sia pubblici che privati, inclusi i manutentori dei campi da calcio e altri campi all'aperto. «La salvaguardia del patrimonio paesaggistico passa anche dalla cura per l'ambiente - ha spiegato il governatore Toti - e si tratta di mestieri per lo più svolti in solitudine o in piccole squadre già a debita distanza di sicurezza». Tutto ciò che la Regione ha autorizzato avviene, ovviamente, sulla base del rispetto di tutti i regolamenti di sicurezza a partire da quelle norme già codificate dagli accordi del 20 marzo tra Governo, parti sociali e associazioni datoriali che sono il testo guida per la sicurezza dei luoghi di lavoro. 

Orti, fruttetti e piccoli allevamenti di animali da cortile sono, da martedì 14 aprile, autorizzati. «Questo nella convinzione - continua Giovanni Toti - che ci sia un'ingiustizia di fondo per chi può frequentare il proprio giardino adiacente alla propria abitazione e chi invece magari deve raggiungere a poche centinaia di metri da casa uliveti, vigneti, orti, che usa a titolo esclusivamente personale e di famiglia per i propri generi alimentari o come hobby. Anche queste attività si praticano, di solito, in solitudine e si tratta di spazi recintati, senza rischio di promiscuità».

Viene anche autorizzata l'attività di manutenzione straordinaria di allestimento degli stabilimenti balneari o di piccoli chioschi nel demanio marittimo o fluviale: montaggio delle cabine, la verniciatura, la verifica degli impianti idraulici. «Riteniamo opportuno in una regione dove i balneari sono molte decine di migliaia - è l'argomentazione di Regione Liguria - la stagione è alle porte e ancora non vi è certezza di quali tempi di apertura ci saranno di consentire ai titolari, alle famiglie o alle persone che ne hanno titolo di lavorare cominciando ad apportare tipicamente quelle attività che si svolgono propedeuticamente alle vacanze estive. ll tutto ovviamente in area di cantiere isolata e non a contatto con il pubblico».

Sempre in coerenza con il decreto del presidente del governo Conte, Regione Liguria autorizza l'edilizia libera, sia privata che pubblica (codificata dal dpr 380) ovvero piccoli lavori di manutenzione che richiedono solo la comunicazione di inizio lavori e non autorizzazioni amministrative complesse, come: piccoli lavori di restauro all'interno o all'esterno degli appartamenti, sempre e secondo la profilassi sanitaria. 

Non si fermano, poi, le opere pubbliche e i grandi cantieri legati al dissestro idrogeologico, ai lavori di protezione civile, al rifacimento di argini, strade, alla messa in sicurezza di frane, di dighe foranee e le opere a mare continuano ad essere autorizzati.

Per quanto riguarda la nautica, i cantieri navali restano chiusi (fatte salve autorizzazioni prefettizie) ma si autorizza la consegna delle barche già allestite ed eventuali collaudi. «Questo sblocca molte decine di milioni di euro all'industria della nautica - ha specificato il governatore Toti - che è un'industria tipicamente ligure essendo campione nazionale la nostra regione, quindi la possibilità di consegnarle agli armatori e alle darsene di poter intervenire anche per la sicurezza dei natanti ancorati presso le loro banchine».

La consegna delle mascherine: concluso l'ordine da 5milioni 

Due tir della Croce Rossa Italiana hanno portato a Genova da Fiumicino, altre 2 milioni di mascherine chirurgiche e centomila mascherine Ffp2; le prime si aggiungono alle tre milioni che erano già arrivate alla Foce e che completano l'ordine che Regione Liguria. I dispositivi di sicurezza sono già state in parte distribuite, in parte sono in via di consegna e qualcuno ha già iniziato a riceverle via posta e dai sindaci di paesi sotto i 2mila abitanti le mascherine confezionate con il logo della Protezione civile. La distribuzione ripartirà nella mattina di martedì 14 aprile e continuerà fino al 27 di aprile. «Potremo iniziare a distirubuire le mascherine alla cittadinanza ligure attraverso i canali delle farmacie e delle edicole - ha detto l'assessore alla Protezione Civile Giampedrone - così che tutti possano dire di aver ricevuto almeno una mascherina chirurgica donata dalla Regione Liguria, consapevoli che questa non è la panacea di tutti i mali e che la mascherina è sicuramente qualcosa che ha un'alta deteriorabilità ma è anche vero che è un segnale dalle istituzioni andave dato e poi auspichiamo che nei mesi a seguire possano diventare uno strumento di largo consumo che si possa trovare in commercio a dei prezzi molto più bassi di quelli che abbiamo visto finora».

La vita in città nel weekend di Pasqua

In attesa dei dati sugli spostamenti delle persone attraverso le celle dei telefonini, la sensazione del sindaco di Genova Bucci è che i cittadini si siano comportati secondo le regole. «Sono state fermate molte persone e non più dell'1% ha ricevuto una contravvenzione, quindi vuol dire che i genovesi si sono comportati bene». Il primo cittadino ha ricordato però che da martedì 14 aprile le norme non cambiano: «Si può uscire solo per andare a lavorare, per motivi sanitari o per andare a far la spesa». Si estende l'ordinanza comunale che prevede il divieto di accesso non solo ai parchi ma anche alle passeggiate, alla parte sud di corso Italia e alle spiagge e resta valida fino al 3 maggio in accordo con il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

I controlli della polizia locale, nella giornata di Pasqua, sono stati oltre 2600, le sanzioni 102 e 11 i negozi controllati e risultati regolari, mentre i carabinieri forestali hanno elevato otto sanzioni, nei due giorni di festività, nelle areee extraurbane della provincia di Genova tra la Val Varenna, il parco del Peralto e Montoggio.

Distribuzione dei buoni spesi, il Comune aggiunge 300mila euro

Si conclude martedì 14 aprile l'erogazione dei buoni spesi per l'emergenza da covid-19 ma parte un ordine di ulteriori 300mila euro per consentire alle persone che sono state escluse (circa 3mila), di avere l'agevolazione. «Chiediamo ancora ai genovesi di essere generosi e di partecipare - ha detto il sindaco Bucci - alla raccolta delle donazioni su conto corrente dedicato che andranno al cento per cento a favore delle persone che non hanno ancora ottenuto i buoni spesa perché sono rimasti in fondo alla lista».

Primo parto in diretta via tablet al San Martino

Lo ha sperimentato una famiglia di Santo Stefano D'Aveto ma il servizio e ora disponibile per tutti i genitori che lo richiederanno. L'ospedale San Martino ha messo a punto una tecnologia che consente ai papà di assistere in diretta al parto, non potendo assistere fisicamente per le ormai note disposizioni di sicurezza emergenziali da covid-19. Il primo parto in diretta tablet è stato possibile grazie al progetto condiviso tra Unità Operativa Sistemi Informatici e Ufficio Stampa, attraverso il contributo di privati e aziende del territorio, che hanno messo a disposizioni con donazioni dirette device, schede sim e cavalletti. 

Video | Papà Aldo assiste via tablet alla nascita della figlia

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