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Fase 2 “anticipata”, Toti risponde alle critiche: «La nostra ordinanza è legittima»

Il presidente della Regione replica a Pd e Movimento 5 Stelle, che hanno criticato la decisione di anticipare il provvedimento del governo: «Si chiama lavorare, cari amici dei sussidi e dei redditi»

«L’ordinanza di Regione Liguria è legittima e sarà applicata»: così il presidente della Regione Giovanni Toti risponde alle critiche da parte di chi lo ha accusato di avere anticipato, in maniera controproducente, il governo sulla partenza della cosiddetta fase 2, quella della riapertura, prevista per il 4 maggio.

Toti ha firmato l’ordinanza - che consente, tra le altre cose, la riapertura di ristoranti e pasticcerie per il take-away e amplia il raggio di movimento per passeggiate e attività fisica - proprio poche ore prima che il premier Conte andasse in diretta per comunicare la “roadmap” della riapertura. Che il 4 maggio inizierà ricalcando (con aggiunte) ciò che è stato stabilito in Liguria.

L’ordinanza è «legittima, basta dettare regole ai territori. Imprese e cittadini vogliono tornare a vivere», ha scritto Toti, rispondendo alle critiche di Andrea Orlando, vice segretario nazionale del Pd, che ha definito l’ordinanza anticipata di Toti un mix di «furbizia, azzardo e calcolo politico», e al sottosegretario alle  Infrastrutture del Movimento 5 Stelle, Roberto Traversi, che ha descritto l’ordinanza come «contraddittoria e in conflitto con le decisioni del governo».

«Tutti furiosi perché la Liguria ha avuto il coraggio (minimo davvero) di consentire quattro passi con la famiglia, di andare a vedere se il proprio gozzo è ancora a galla, di fare una corsetta o una pedalata da soli, ma soprattutto furiosi perché consentiamo a qualche ristorante di consegnare in sicurezza un po’ di cibo», ha replicato Toti, sottolineando che «si chiama lavorare, cari amici dei sussidi e dei redditi (che non arrivano, occupatevi di questo!). Si chiamano lavoro e libertà, fondamenti della nostra Costituzione, come il voto. Ah già, voi avete problemi anche con quello».

«In Liguria abbiamo fatto quello che avrebbe dovuto fare il vostro governo: abbiamo ascoltato i cittadini e le imprese e con prudenza avviato la Fase 2 - ha proseguito in un duro sfogo su Facebook - Quella che voi avete annunciato. I territori hanno il diritto costituzionale di scegliere in molti campi il proprio destino. Nessuno strappo, solo quel principio di autonomia che voi evidentemente avete difficoltà a cogliere. L’ordinanza è perfettamente legittima, nella forma e nella sostanza. Certamente più di quanto non lo siano gli atti di un governo che sospende per Decreto o addirittura con un atto amministrativo le libertà di impresa, di spostamento, di lavoro, fin anche di culto».

«L’ordinanza che abbiamo adottato si applica in automatico, e se qualche sindaco, per ragioni che non comprendo, deciderà diversamente, certo non saremo noi a impedirlo, visto che chiediamo autonomia, non costringiamo nessuno - ha concluso Toti - Ritengo però che privi ingiustamente i propri cittadini di molte opportunità e le imprese del proprio territorio di ricominciare a guadagnare».

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