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Con il cane in corso Italia, multato consigliere comunale

«Sono convinto di avere agito in buona fede, in quanto ritengo che tra le prerogative dei consiglieri comunali rientrino, quantomeno nelle vicinanze dell'abitazione, i poteri di verifica», la replica del diretto interessato

Nei giorni scorsi il sindaco di Genova, Marco Bucci, aveva annunciato che la polizia locale sarebbe stata inflessibile nell'applicare sanzioni a chi non avesse rispettato le ordinanze, adottate per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Fra queste c'è quella adottata dallo stesso Primo cittadino lo scorso 25 marzo, in vigore fino al 5 aprile, che «vieta l'accesso a tutte le aree di verde pubblico del territorio, vieta il transito e la permanenza in luoghi prospicienti la battigia (quali arenili, scogliere, tutte le passeggiate prospicienti il mare comprese Corso Italia lato mare e Boccadasse, le spiagge) e vieta alle persone fisiche di spostarsi dalla loro residenza o abituale domicilio verso le seconde case».

Fra coloro che sono stati multati per inosservanza delle norme c'è anche il consigliere comunale Federico Bertorello, fermato dai vigili domenica scorsa in corso Italia con il suo cane. Per il giovane esponente della Lega è scattata così la multa di 280 euro.

Contattato da GenovaToday, Bertorello ha spiegato così l'accaduto.

«Voglio chiarire alcuni concetti che evidentemente sono stati travisati. Innanzitutto, non ho mai dichiarato di volere fare causa al Comune, né tantomeno agli agenti accertatori, anzi, con la dovuta precisione specifico che pagherò senza obiettare la sanzione. Sono convinto di avere agito in buona fede, in quanto ritengo che tra le prerogative dei consiglieri comunali rientrino, quantomeno nelle vicinanze dell'abitazione, i poteri di verifica. Nello specifico, approfittando dell'uscita per comperare il pane e abitando in zona, ho ritenuto di dovere controllare che, a differenza di quanto riferitomi da alcuni cittadini, non ci fossero effettivamente persone a correre in corso Italia».

«A differenza di quanto scritto da alcuni quotidiani - continua il consigliere - indossavo una mascherina, non avevo né una baguette sotto il braccio, né questa usciva dallo zaino. Sono settimane che come altri miei colleghi, negli spostamenti che sono costretto a fare per ragioni di lavoro, segnalo all'assessore alla sicurezza e alla polizia locale eventuali problematiche riscontrate. Se eventuali verifiche non spettano ai consiglieri comunali, ne prendo atto, mi scuso nuovamente e pagherò la sanzione».

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