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Coronavirus: diminuiscono gli ospedalizzati, ma aumentano ancora i positivi

In Liguria sono morte 1.139 dall'inizio dell'emergenza coronavirus. Gli ospedalizzati sono scesi a 799, di cui 81 in terapia intensiva. Il totale dei tamponi eseguiti finora è di 45.719

Oltre 5.100 positivi e ancora oltee cento nuovi contagi in un giorno. È la fotografia della Liguria, da poco entrata nella fase 2 dell'emergenza coronavirus, a martedì 28 aprile.

Martedì pomeriggio erano infatti 5.119 i casi positivi totali in Liguria, con una variazione di 35 unità sugli attualmente positivi rispetto a lunedì sera, e dei casi totali oltre la metà è registrata in provincia di Genova, ben 3.024. La situazione negli ospedali continua con il trend positivo: 799 le persone ricoverate, 81 in Terapia Intensiva, in calo rispetto ai giorni scorsi.

Le persone che invece si stanno curando a casa sono 2.772, e cioè 29 in più rispetto a lunedì, e i guariti sono 8 in più, per un totale di 1.512. In sorveglianza attiva, monitorate perché possibile casi sospetti, ci sono 1.882 persone.

Il dato che continua a fare paura è quello dei decessi: in Liguria sono morte 1.139 persone anche per infezione da covid-19, anche se il numero registrato tra lunedì e martedì è il più basso da diversi giorni. Sono infatti 13 le persone che non ce l’hanno fatta nelle ultime 24 ore. 

«I decessi covid nella nostra regione sono classificati esattamente come li classifica il Ministero della Salute - ha chiarito in proposito Toti - con indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità che certifica che la persona sia morta di covid, e noi registriamo la scheda: si è semmai molto discusso tra scienza e politica sul fatto che le classificazioni covid nel nostro paese sono state già larghe di altri paesi europei». 

Nuovi casi positivi: «La maggior parte arriva dalle rsa»

«La maggior parte dei tamponi positivi di oggi arriva purtroppo dalle rsa, ma è un dato costante da giorni. Su 100 tamponi positivi, i 42 della settimana scorsa e i 49 di questa settimana arrivano dalle rsa, e il tema dell’aumento dei casi positivi deriva anche da una politica seria e aggressiva sui tamponi nelle rsa, che sono il luogo più complesso».

Fase 2, Toti: «Per ripartenza parametro fondamentale il numero dei ricoveri»

Toti è tornato a parlare anche dell’ordinanza regionale con cui la Liguria ha di fatto anticipato l’avvio della fase 2, prevista dal governo il 4 maggio.

«Oggi è stato a Genova il premier Conte, lo abbiamo incontrato per parlare di infrastrutture, abbiamo anche parlato dell’ordinanza di Regione Liguria e delle ordinanze di tutte le regioni in generale, perché ordinanza simili alle nostre sono state fatte da Regioni di vari colori politici. Abbiamo ribadito al premier, cosa che discuteremo domani con il ministro Boccia e il ministro Speranza, la necessità per la Fase 2 che il governo dia linee guida e consenta alle Regioni di poterle applicare con ordinanza più restrittive o migliorative, a seconda delle zone e di parametri molto seri sull’andamento dei contagi, che non possono che essere quelli del numero dei contagi. E in Liguria i dati mostrano una situazione incoraggiante in questo senso».

Trasporto pubblico e commercio, Bucci: «Tavoli aperti, lavoriamo alla vendita di cibo su strade e piazze»

Prendendo la parola, il sindaco Marco Bucci ha spiegato che la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli, ha confermato che il finanziamento per il trasporto locale è in fase di ultimazione: «Ci aspettiamo nel giro di qualche settimana di ricevere l’approvazione e andare avanti, stiamo lavorando a un nuovo tipo di mobilità in città che richiederà investimenti, e con questo potremo riuscirci». 

Per quanto riguarda invece commercio e negozi, Bucci ha spiegato che «I tavoli per il commercio stanno andando avanti, sono tavoli con tutte le organizzazioni per capire qual è il miglior servizio di commercio per la città e per i commercianti per  consentire l’apertura dei negozi e la vendita di cibi su strade e piazze».

Alisa, un numero per medici di famiglia e rsa per intercettare pazienti positivi

Alisa ha annunciato martedì pomeriggio di avere attivato un numero dedicato attivo dal lunedì a sabato dalle 9 alle 17 cui rsa e medici di famiglia possono rivolgersi per avere una consulenza su casi sospetti di coronavirus.

Il numero è stato attivato in collaborazione con il San Martino: all’altro capo della linea personale medico dell’équipe del professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico. Obiettivo, offrire in tempo reale una consulenza per intercettare, nel più breve tempo possibile, situazioni di rischio per pazienti con sospetta malattia Covid-19 e adottare precocemente ogni strategia di prevenzione disponibile.

Mascherine, da lunedì nuova distribuzione: «Non sarà tramite Poste»

L’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha fatto invece il punto sulla distribuzione dei 2 milioni di mascherine che la Regione ha acquistato per la distribuzione porta a porta ai liguri.

«Siamo arrivati oggi al 98% di distribuzione delle mascherine con Poste Italiane, stiamo lavorando per distribuirne altre 100mila sulla base delle segnalazioni arrivate alla mail per eventuali mancate consegne - ha spiegato - Le 100mila ulteriori ci consentiranno di recuperare vie o zone saltate. Questa distribuzione finirà entro giovedì, ed entro il fine settimana sapremo come inizierà la distribuzione dell’ulteriore milione, che partito lunedì, quando entrerà in vigore con decreto nazionale l’obbligatorietà delle mascherine per i cittadini durante le loro azioni quotidiane. La distribuzione avverrà con diversi canali, nelle prossime 24 ore sapremo come».

"Fase 2" dal 4 maggio: mascherine obbligatorie al chiuso

Da lunedì 4 maggio parte ufficialmente la "fase 2" in tutta Italia, lo ha annunciato il premier Conte in conferenza stampa spiegando anche che non si tratterà di un "liberi tutti", per non vanificare i sacrifici di queste settimane. «Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi - ha detto Conte - anche nelle relazioni famigliari bisogna stare attenti e rispettare le norme di distanziamento».

Bisognerà poi adottare le precauzioni e usare «i dpi, a questo fine abbiamo sollecitato il commissario Arcuri che interviene a calmierare e fissare il prezzo di mercato delle mascherine, avremo un prezzo equo per remunerare le imprese che lavorano in questo settore, ma non consentiremo altro. Il prezzo sarà fissato per 0,50 euro per mascherine chirurgiche e dai dispositivi di protezione sarà eliminata l'Iva».

Coronavirus, il bollettino nazionale

Martedì il totale delle persone che hanno contratto il virus è 201.505, con un incremento rispetto a ieri di 2.091 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 105.205, con una decrescita di 608 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.863 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 93 pazienti rispetto a ieri. 19.723 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 630 pazienti rispetto a ieri. 83.619 persone, pari al 79% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 382 e portano il totale a 27.359. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 68.941, con un incremento di 2.317 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 35.744 in Lombardia, 15.506 in Piemonte, 12.003 in Emilia Romagna, 8.601 in Veneto, 5.896 in Toscana, 3.571 in Liguria, 4.562 nel Lazio, 3.334 nelle Marche, 2.802 in Campania, 2.919 in Puglia, 1.565 nella Provincia autonoma di Trento, 2.143 in Sicilia, 1.239 in Friuli Venezia Giulia, 1.990 in Abruzzo, 910 nella Provincia autonoma di Bolzano, 275 in Umbria, 772 in Sardegna, 209 in Valle d’Aosta, 764 in Calabria, 205 in Basilicata e 195 in Molise.

Gaslini, ragazza di 17 anni muore per polmonite: negativa al tampone

Una ragazza di 17 anni è morta martedì pomeriggio all'ospedale Gaslini di Genova, dove era ricoverata da alcuni giorni dopo il trasferimento dall'ospedale di Pietra Ligure.

La giovane è morta per una polmonite interstiziale, una delle patologie causate dal coronavirus. La direzione sanitaria del Gaslini, però, ha sottolineato che «tutti gli accertamenti e le ricerche di infezione da coronavirus condotti presso l'Istituto sono risultati negativi: tamponi, lavaggio Broncoalveolare e sierologia», e che la diagnosi dei medici è quella di una patologia infettiva non correlata a covid-19.

Costa Deliziosa, sbarchi completati entro il 3 maggio

Positiva anche la situazione sulla Costa Deliziosa, ormeggiata dalla scorsa settimana a Genova.

«Abbiamo proseguito nel piano di sbarchi, che terminerà il 3 di maggio - ha detto Giampedrone - sta iniziando a scendere parte dell’equipaggio, da ieri Costa Deliziosa è uscita dalla gestione del tavolo nazionale emergenziale, questo perché Deliziosa è ormai considerata nave pulita».

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