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Coronavirus, impennata di contagi: sono 963, i morti arrivano a 100

In un solo giorno 154 casi accertati in più. In Liguria si inizia a dare fondo alle risorse accumulate. I laboratori di analisi in funzione diventano 4, gli ospedali chiudono reparti per ottimizzare la risposta

Quasi 1000 contagi (963) e 100 morti: i numeri dell'emergenza coronavirus salgono in Liguria, in giornate che, come previsto, portano verso il picco dei casi. 

A confermare la crescita - sono 154 casi in più in 24 ore - è stato il governatore ligure, Giovanni Toti, che ha anche spiegato perché a oggi ancora non si assiste a una diminuzione di contagi, ma anzi se ne contano di più.

«L’aumento dei numeri dipende principalmente da due fattori - ha spiegato il governatore - il primo è la crescita dell’epidemia, perché come abbiamo detto più volte ci aspettavamo il picco e ce l’aspettiamo ancora. Se ci sarà una svolta ci sarà da fine settimana prossima, non prima. Non potevamo aspettarci risultati positivi, se non quelli di contenimento. Le persone che risultano nel calcolo di oggi sono quelle che hanno contratto il virus prima che entrassero in vigore le misure restrittive. Inoltre i 154 casi in più risultano da un secondo dato, che è l’aumento della percentuale dei tamponi che stiamo facendo in Regione grazie a 4 laboratori entrati in funzione»

Coronavirus, la situazione negli ospedali

A oggi, ha confermato il governatore ligure Giovanni Toti, il sistema sanitario ligure sta reggendo nonostante la mole di accessi.

Dei 963 casi positivi, 603 persone sono ricoverate in ospedale, 113 in terapia intensiva (13 più di giovedì). Al San Martino i pazienti ricoverati sono 121, al Galliera 117, all'Evangelico 50: di seguito il dettaglio

  • Asl1 - 87 (11 terapia intensiva) 
  • Asl2 - 87 (12 terapia intensiva) 
  • ASL 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 2
  • Asl 3 Villa Scassi – 58 (10 in terapia intensiva) 
  • ASL 3 Micone di sestri ponente - 1
  • Asl4 – 24 (9 terapia intensiva) 
  • Asl5 - 56 (14 terapia intensiva) 
  • San Martino – 121 (33 terapia intensiva)
  • Galliera – 117 (16 terapia intensiva) 
  • Evangelico – 50 (8 terapia intensiva)

Ci sono invece 278 persone che si stanno curando a domicilio 278 (22 in meno di ieri), mentre i guariti che ancora restano positivi sono 82. Ci sono però tre persone che sono del tutto guarite, e che risultano negative dopo due test consecutivi. Le persone in sorveglianza attiva, che potrebbero cioè essere stati contagiati perché contatti di casi, sono 1.921 su tutto il territorio ligure, nel dettaglio:

  • Asl 1 . 327
  • Asl 2 - 275 
  • Asl 3 - 405
  • Asl 4 - 485
  • Asl 5 - 429

Coronavirus, i decessi salgono ancora in Liguria

Anche giovedì, purtroppo, sono quindi arrivati nuovi bollettini medici che testimoniavano la morte di altre persone affette da coronavirus: 100 in totale con i flussi in tempo reale, 91 quelli certificati da Regione e inviati al Ministero in attesa di ulteriori accertamenti.

Al Galliera 4 i decessi avvenuti nel pomeriggio e serata di mercoledì:

  • Un uomo di 83 anni, genovese, ricoverato in Malattie Infettive
  • Un uomo di 91 anni, genovese, ricoverato in Malattie Infettive
  • Un uomo di 87 anni, genovese, ricoverato in Malattie Infettive 
  • Una donna di 95 anni, genovese, ricoverata in Malattie Infettive

Al Villa Scassi, nelle ultime 24 ore, sono morte 3 persone:

  • Un uomo di 84 anni genovese proveniente dal proprio domicilio ricoverato il 15 marzo nel reparto di Osservazione Breve Intensiva
  • Una donna  di 92 anni genovese proveniente da una rsa, ricoverata il 13 marzo nel reparto di Medicina
  • Un uomo di 78 anni residente nel Comune di Rossiglione, proveniente dal proprio domicilio, ricoverato il 14 marzo nel reparto di Medicina

All’ospedale di Sanremo sono morte 3 persone, sempre mercoledì:

  • Una paziente di 82 anni, della provincia di Imperia, ricoverata dal 17 marzo nel reparto di Malattie Infettive.
  • Un paziente di 73 anni, della provincia di Imperia, ricoverato dal 13 marzo nel reparto di Rianimazione
  • Una paziente di 71 anni, della provincia di Imperia, ricoverata dal 16 marzo nel reparto di Malattie Infettive.

Al Sant’Andrea della Spezia, dalla mezzanotte alle 14 del 19 marzo, sono morte 3 persone:

  •  un uomo di anni 53, residente nel comune di Beverino (SP) e ricoverato nel reparto di Rianimazione (ospedale Sant’Andrea La Spezia)
  • un uomo di anni 88, residente nel comune di Ameglia (SP) e ricoverato nel reparto di Malattie infettive (ospedale Sant’Andrea La Spezia)
  • una donna di anni 87, residente nel comune di Follo (SP) e ricoverata nel reparto di Geriatria (ospedale Sant’Andrea La Spezia)

La Asl 2 ha invece comunicato 3 decessi:

  • Un uomo di di 92 anni della provincia di Savona
  • Un uomo di 80 anni della provincia di Savona
  • Un uomo di 82 anni della provincia di Savona

Coronavirus, aumentano i tamponi

«L’Istituto Superiore di Sanità ha espresso parere contrario all’utilizzo di test sierologici per contenere e comprendere i flussi dell’epidemia - ha chiarito il governatore  - Sull’utilizzo dei tamponi, ha stabilito alcune priorità circa le categorie da sottoporre a questo accertamento. Per quanto ci riguarda, la nostra capacità di analisi è aumentata da uno a quattro laboratori, ma è aumentato anche il numero di malati».

Più laboratori in funzione per analizzare i tamponi, dunque, e riorganizzazione del sistema sanitario per ricavare nuovi posti letto: a Cairo Montenotte chiude il punto di primo intervento insieme con alcuni reparti, al San Martino sono già stati utilizzati alcuni posti letto del blocco operatorio trasformato in blocco di Rianimazione.

I numeri, ha sottolineato il governatore ligure, sono ancora sotto controllo, ma le percentuali fanno comunque paura: sui contagiati accertati con tampone i morti sono circa il 10%, anche se c'è ovviamente da considerare il "sommerso", tutti coloro che hanno contratto il virus ma non sono appunto stati sottoposti a tampone. 

Consegnata la nave-ospedale, aumentano i posti letto. Toti: «Ma la risposta non è infinita»

È stata intanto consegnata giovedì nel porto di Genova, la “nave ospedale” che la compagnia di navigazione Gnv ha messo a disposizione del sistema sanitario regionale. I lavori sulla "Splendid", durati circa 10 giorni, hanno trasformato la nave in una struttura attrezzata per garantire assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 e alle persone, in fase di dimissione ospedaliera, tenute a trascorrere un periodo in strutture controllate prima di rientrare nelle proprie abitazioni.

L’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha confermato inoltre che sono già stati utilizzati alcuni posti letto nella rsa genovese Viale Cembrano, e che è pronta e operativa anche la Scuola di Polizia di Cairo Montenotte.

Coronavirus, arrivato il carico di 50mila mascherine

Sono state intanto consegnate giovedì mattina le 50mila mascherine arrivate dalla Cina grazie alla collaborazione di Cosco Shipping.

Arrivate a De Ferrari da Malpensa con la Protezione Civile regionale, sono state inviate al San Martino per essere smistate secondo priorità alle strutture sanitarie.

San Martino, una raccolta fondi e un team per gestire le donazioni

Nel clima di ansia e paure, a portare speranza pensano le tantissime donazioni che stanno continuando ad arrivare sia in forma di cibo e generi di prima necessità, sia economiche. Il San Martino ha aperto una raccolta fondi per le donazioni, e un team di volontari si sta occupando di gestire l’arrivo e lo smistamento nei reparti di prodotti alimentari donati dai privati per il personale sanitario impegnato nella lotta contro il coronavirus. 

I volontari hanno già “smistato” prodotti di Eataly, Noberasco, Biscottificio Grondona, Salotto di Dolcezza e il Mercato della Frutta di Bolzaneto. Le loro donazioni vengono destinate a 300 medici, infermieri e oss sul campo, che da oggi possono anche usufruire gratuitamente del servizio taxi grazie all’iniziativa della cooperativa Gexi-Genova Taxi.

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