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Fase 2, Toti: «Sì alle visite ai congiunti, no ai fidanzati». Ma Palazzo Chigi corregge il tiro

Il governatore ligure risponde a chi domanda - a livello locale e nazionale - se si può andare a trovare il fidanzato. Dal governo però potrebbe già arrivare una precisazione

I dubbi avevano iniziato a sollevarsi subito dopo la diretta con cui Giuseppe Conte ha annunciato il piano per la cosiddetta fase 2: tra i tanti “consentiamo” e “non consentiamo”, il premier ha confermato che dal 4 maggio si potrà fare visita ai parenti - “ai congiunti” - evitando però “party privati”. E non solo in Italia, ma anche in Liguria, dove un’ordinanza regionale di fatto anticipa parte dei provvedimenti che il governo adotterà a partire dal 4 maggio, sono partite le domande: cosa si intende per parenti e congiunti? E i fidanzati sono compresi?

La risposta, a livello locale, l’ha data il presidente della Regione Giovanni Toti. Che ha chiarito che sia in Liguria, dove è entrata in vigore l’ordinanza che consente attività fisica e motoria oltre i 200 metri, allargando i confini a quelli del Municipio di residenza, sia in Italia, a oggi «non si potranno andare a trovare i fidanzati. Stando alle norme del governo si parla solo di parenti. Io non lo trovo giusto, ma così è stato stabilito. Non si può uscire dal proprio comune, menchemeno dalla vostra regione, per andare a trovare il fidanzato, come succede invece per i parenti, perché non è riconosciuto come parente o affine dalla legislazione italiana».

Chi sono, dunque, i congiunti verso cui è concesso spostarsi, sempre entro i confini della regione? La questione è affrontata nell’articolo 307 del Codice Penale, che nelle ultime ore è stato ricercatissimo online (con le ricerche impennate anche per la parola “congiunti”, a dimostrazione dei dubbi di moltissimi italiani): “Agli effetti della legge penale - recita l’articolo - si intendono per “prossimi congiunti” gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole”.

Fidanzati nuovi o storici divisi dal lockdown ormai da due mesi non sembrerebbero dunque potersi riunire, neppure dopo il 4 maggio. Qualcosa potrebbe però cambiare entro il 4 maggio: stando a quando anticipato dall’Ansa, Palazzo Chigi avrebbe intenzione di specificare meglio cosa intende per “congiunti” implicando “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili e affetti stabili”, anche se per il momento la modifica non è ancora comparsa sul sito di Palazzo Chigi.

Toti, dal canto suo, ha ricordato che «se il fidanzato vive nel vostro comune o, nel caso di Genova, nel vostro municipio, potrete magari fare sport insieme, dal 4 maggio, rispettando la distanza di sicurezza di due metri», che è quello che prevede il dpcm (la distanza scende a un metro se si cammina).

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