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Martedì, 16 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, superati i 5.000 casi in Liguria. Fase 2, cosa cambia

I nuovi contagi registrati tra domenica e lunedì sono oltre 100, per un totale di 5.084. Ancora morti, fortunatamente meno rispetto al trend dei giorni scorsi, situazione negli ospedali stabili

Con oltre 100 nuovi casi positivi di infezione da coronavirus tra domenica e lunedì, i contagiati totali in Liguria, nel giorno in cui entra in vigore l’ordinanza regionale che avvia (in anticipo rispetto al governo) parzialmente la Fase 2, superano i 5.000.

A lunedì pomeriggio erano infatti 5.084 i casi positivi totali in Liguria (una variazione di 96 in più rispetto a domenica), oltre la metà dei quali in provincia di Genova, ben 2.995. La situazione negli ospedali rimane invariata rispetto ai giorni scorsi: 837 persone ricoverate, 83 in Terapia Intensiva. Le persone che invece si stanno curando a casa sono 2.743, e cioè 46 in più rispetto a domenica, e i guariti sono 14 in più, per un totale di 1504.

Il dato che continua a fare paura è quello dei decessi: in Liguria sono morte 1.126 persone anche per infezione da covid-19, anche se il numero registrato tra domenica e lunedì è il più basso da diversi giorni. Sono infatti 14 le persone che non ce l’hanno fatta nelle ultime 24 ore. In sorveglianza attiva, monitorate perché possibile casi sospetti, ci sono 1.934 persone.

«Questi sono i numeri di una curva che continua a calare - ha detto il presidente della Regione, Giovanni Toti - lentamente, con stop e alti e bassi ma progressivamente, con differenze anche sensibili da zona a zona, ma con trend univoco. È entrata in vigore un’ordinanza che prevede alcune piccole libertà si tratta di un timido e primo passo che non significa il liberi tutti, perché non sarà così anche per un bel po’ di tempo. Passiamo dall’epoca dei divieti assoluti a quella delle regole: dal loro rispetto dipende l’andamento della curva del contagio».

Ospedali, Viale: «Gli ospedali restano in assetto covid, attenzione alle ricadute»

L’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, ha confermato che Alisa sta seguendo l’evoluzione dell’avvio della fase 2, soprattutto dal punto di vista sanitario.

«Il sistema sanitario deve prudenzialmente mantenere l’assetto attuale - ha detto Viale - così come erano nel periodo di massimo picco, perché dobbiamo o accompagnare gusto momento così importante con la giusta attenzione a un’eventuale e non auspicata ripresa della diffusione del contagio.  Questo dipende sempre e comunque da noi, dalla capacità di sapere gestire le nuove regole introdotte da una ordinanza molto attesa, che ha aspetti positivi anche per la salute delle persone: la ripresa delle attività motorie rappresenta un elemento fondamentale per la qualità della vita».

Viale ha confermato che la rete ospedaliera rimarrà ancora in assetto covid, pronta ad affrontare un eventuale rialzo della curva dei contagi: «Abbiamo assistito a un’importante riduzione dell’occupazione dei posti letto covid - ha ricordato - ma dobbiamo essere in grado in pochissimo tempo di riattivarli in caso di necessità». 

Viale ha comunque anticipato  che si sta lavorando per la fase 2 della sanità, con una riapertura progressiva dell’attività sospesa nel picco dell’emergenza, dalle visite alla parte oncologica passando per laboratori e radiologia.

Buoni spesa, in arrivo terza tornata

Prendendo la parola durante la conferenza stampa di lunedì sera, il sindaco Marco Bucci ha annunciato che anche grazie a donazioni private sarà possibile fare un nuovo ordine e dunque una nuova distribuzioni di buoni spesa.

La settimana prossima, dunque, una terza e ultima tornata di buoni verrà distribuita agli aventi diritto, in modo da esaurire la graduatoria stilata dal Comune.

Liguria: in vigore l'ordinanza sulla "Fase 2"

In Liguria, come detto, dalla mezzanotte di lunedì 27 aprile è entrata in vigore una nuova ordinanza (leggi qui il testo integrale). Toti ne ha ribadito la legittimità: «La nostra ordinanza è legittima, applicata e applicabile - ha detto rispondendo alle critiche - la Liguria  chiede autonomia al governo, e dunque non la togliamo ai sindaci, che possono decidere se applicarla o meno, integralmente o parzialmente».

«Vogliamo abituare le persone al passaggio dal divieto assoluto di fare le cose al farle con regole precise e specificate - ha sottolineato ancora Toti - Chiediamo al governo di lasciare più autonomia alle Regione per le loro sorti, ovviamente rispettando le linee guida. È giusto che in una fase di allentamento di emergenza tornino i diritti costituzionali del singolo e del sistema»

Ecco i punti principali dell'ordinanza.

- Consentita la vendita del cibo da asporto (a esclusione degli esercizi localizzati in aree e spazi pubblici a cui è interdetto l'accesso per ordinanze sindacali): oltre alle consegne a domicilio dunque si potrà andare rispettando la distanza sociale - come già succede quando si va a fare la spesa - per andare a ritirare il cibo sul posto. Resta sospeso il consumo sul posto di alimenti e bavande. 

- Consentita la vendita di calzature per bambini.

- Consentita la toelettatura di animali da compagnia purché si svolga su appuntamento e senza contatto diretto tra persone. Si potrà portare l'animale, lasciarlo in negozio e poi andarlo a prendere.

- Passeggiate all'aria aperta, corsa e utilizzo bici dalle 6 alle 22. Si potrà uscire a questo fine nell'ambito del Comune o - per quanto riguarda Genova - del municipio di residenza. Consentite altre attività come passeggiata a cavallo, pesca sportiva lungo fiumi e foci di fiumi. Si potrà andare da soli o al massimo coinvolgendo persone residenti nella stessa abitazione. «Questo consente alle famiglie che vivono insieme di poter uscire anche con i propri bambini che da troppo tempo sono rinchiusi» ha detto Toti. A Genova il sindaco a chiarito (clicca qui per leggere l'approfondimento) dove sarà possibile correre e andare in bici a Genova.

I confini dei municipi a Genova

- È consentito l’allenamento e addestramento dei cavalli da svolgersi in maniera individuale da parte dei proprietari degli animali presso maneggi autorizzati all’interno del territorio regionale.

- È consentito l’allenamento e addestramento dei cani in aree autorizzate senza il contatto diretto tra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale.

- Possibile lo spostamento con motoveicolo da parte di 2 persone a patto che siano conviventi.

- Consentita la coltivazione del terreno per uso agricolo, con autodichiarazione del possesso della superficie agricola coltivata. Lo spostamento è consentito a una sola persona con obbligo di rientro in giornata. Si può andare a coltivare l'orto anche fuori Comune.

- Consentita la vendita solo in alcuni esercizi quali fiorerie e esercizi di prodotti florovivaistici; consentita anche la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso nei negozi specializzati.

- Consentito anche ai residenti in Regione Liguria di spostarsi sul territorio regionale per raggiungere le seconde case di proprietà per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione ed è obbligatorio il rientro in giornata; sono consentiti gli spostamenti di autovetture con più di un passeggero a bordo solo se provenienti dalla stessa residenza.

- I sindaci potranno disciplinare con proprie ordinanze l’apertura dei cimiteri, nel rispetto del distanziamento sociale.

- Nelle giornate di domenica fino al 10 maggio l’orario di chiusura dei punti vendita degli esercizi commerciali per i quali è prevista l’apertura dai provvedimenti statali è fissato entro le ore 15.

Fase 2 e trasporti, Bucci punta su bici e monopattini

"Fase 2" dal 4 maggio: cosa ha deciso il governo Conte

Da lunedì 4 maggio parte ufficialmente la "fase 2" in tutta Italia, lo ha annunciato il premier Conte in conferenza stampa spiegando anche che non si tratterà di un "liberi tutti", per non vanificare i sacrifici di queste settimane. «Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi - ha detto Conte - anche nelle relazioni famigliari bisogna stare attenti e rispettare le norme di distanziamento».

Bisognerà poi adottare le precauzioni e usare «i dpi, a questo fine abbiamo sollecitato il commissario Arcuri che interviene a calmierare e fissare il prezzo di mercato delle mascherine, avremo un prezzo equo per remunerare le imprese che lavorano in questo settore, ma non consentiremo altro. Il prezzo sarà fissato per 0,50 euro per mascherine chirurgiche e dai dispositivi di protezione sarà eliminata l'Iva».

Visite solo ai parenti (in attesa della specifica del governo), niente party

Dal 4 maggio e fino al 18 maggio «avremo una conferma generalizzata per le misure di distanziamento e gli spostamenti, rimarranno le motivazioni per lavoro, necessità e salute all'interno delle regioni. Aggiungiamo solo la possibilità di spostamenti mirati per fare visita ai congiunti. Saranno visite mirate fatte nel rispetto delle distanze con adozione di mascherine e divieto di assembramento, non stiamo dicendo che dal 4 maggio saranno consentiti party e ritrovi di famiglia. I divieti di assembramenti rimarranno in luoghi pubblici e privati. I sindaci possono disporre le chiusure di aree laddove non ci sia la possiblità di assicurare il rispetto delle prescrizioni».

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha chiarito che sia in Liguria, sia in Italia, a oggi «non si potranno andare a trovare i fidanzati. Stando alle norme del governo si parla solo di parenti. Io non lo trovo giusto, ma così è stato stabilito. Non si può uscire dal proprio comune, menchemeno dalla vostra regione, per andare a trovare il fidanzato, come succede invece per i parenti, perché non è riconosciuto come parente o affine dalla legislazione italiana». 

Palazzo Chigi potrebbe però nelle prossime ore specificare il testo anticipato, includendo tra i congiunti anche i fidanzati e "gli affetti stabili".

Sport e allenamenti

Fin qui era possibile svolgere un'attività motoria nei pressi della propria casa, adesso ci si potrà allontanare ma rispettando la distanza di sicurezza. Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamenti degli atleti professionisti e non ma riconosciuti di interesse nazionale dalle federazioni. Ma gli allenamenti saranno consentiti solo senza assembramenti, a porte chiuse, e rispettando il distanziamento sociale. Per quello che riguarda i professionisti (Serie A compresa) gli allenamenti di gruppo dovrebbbero partire dal 18 maggio.

Sì ai funerali, ma con un massimo di 15 congiunti

Per le cerimonie funebri «c'è stata un'apertura, credo abbia addolorato tutti il fatto di aver assistito a tanti decessi senza la possibilità di un ultimo gesto di raccoglimento. Saranno consentite le cerimonie funebri ma solo con fino a un massimo di 15 congiunti possibilmente da celebrarsi all'aperto con le mascherine».

I sindaci possono decidere di aprire i cimiteri, ma a Genova i cimiteri restano chiusi almeno sino al 4 maggio: «Stiamo ragionando se aprire i due principali da qui a domenica», ha detto il sindaco Marco Bucci.

Ristorazione da asporto

Dal 4 maggio «sarà consentita attività di ristorazione con asporto, ma che nessuno pensi che davanti a bar e ristoranti ci possano essere assembramenti, bisognerà stare in fila rispettare le distanze e consumare a casa». 

Attività produttive

Per le attività produttive «riapre tutta la manifattura, tutto il settore delle costruzioni, e del commercio all'ingrosso funzionale alle prime due industrie. È consentita la riapertura ma le aziende interessate dovranno rispettare rigorosamente protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nei prossimi giorni verranno consentite attività per predisporre i luoghi di lavoro». Idem anche per i cantieri.Un passaggio critico è quello dei flussi dei lavoratori che si sposteranno: «Previsto protocollo di sicurezza anche per i mezzi di trasporto. Bisognerà che tutte le aziende si predispongano al rispetto delle norme di sicurezza».

Le aperture del 18 maggio 

Mentre il 4 maggio riaprirà il commercio al'ingrosso, il 18 maggio è in programma la riapertura anche del commercio al dettaglio, insieme a musei, mostre e biblioteche, e allenamenti a squadre in campo sportivo.

Quando riaprono parrucchieri, bar e ristoranti?

E poi il 1 giugno è la data per cui il Governo vorrebbe riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. «È una riapertura a tappe e ci prendiamo qualche giorno ancora per adottare cautele che comunicheremo per tempo in modo che gli interessati possano predisporsi. Faremo il possibile nei prossimi giorni per intervenire su altre attività come quelle che svolgono gli stabilimenti balneari in modo da consentire una programmazione della stagione estiva».

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