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Coronavirus, la vigilia della ripartenza: 106 guariti nelle ultime 24 ore

Pronte le nuove ordinanze di Regione e Comune

La Liguria - come il resto d'Italia - riapre lunedì 18 maggio, avviando così la vera e propria "fase 2" dell'emergenza coronavirus: al via il commercio al dettaglio, la ristorazione, i bar, le attività, i servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti. Ci si potrà spostare in ogni parte della propria regione fino al 3 giugno, data in cui - se tutto andrà bene - ci si potrà muovere anche tra una regione e l'altra e all'estero. A illustrare le nuove misure, sabato sera, il premier Giuseppe Conte durante una conferenza stampa. Il Presidente del Consiglio ha parlato anche di altre date per nuove aperture, come il 15 giugno per cinema e teatri.

A frenare sul Dpcm del Governo, nella notte tra sabato e domenica, sono state le Regioni, i cui presidenti hanno nuovamente incontrato Conte, con il timore che le nuove normative depotenziassero le linee guida adottate dalle amministrazioni locali, creando caos normativo. Un nuovo accordo, che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze, è stato raggiunto alle 3,30 di notte.

La situazione Covid-19 in Liguria

In Liguria, gli ultimi dati pervenuti domenica pomeriggio parlano di 9 schede decesso in più nelle ultime 24 ore (di cui 4 però risalgono al mese di aprile, con l'esito positivo del tampone arrivato nelle ultime ore), ma anche di 11 ospedalizzati in meno, per un totale di 394 persone ricoverati di cui 24 in terapia intensiva. I nuovi contagiati sono 48.

Sempre tra sabato e domenica, 10 persone sono clinicamente guarite (asintomatiche e positive a domicilio) mentre in 106 sono guarite con 2 test consecutivi negativi.

In totale nella nostra regione da inizio emergenza si segnalano 4.473 positivi, a fronte di 80.154 tamponi effettuati complessivamente (2.086 nelle ultime 24 ore). I soggetti in sorveglianza attiva sono 1276.

Cosa cambia dal 18 maggio in Liguria

Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha illustrato domenica pomeriggio la nuova ordinanza regionale per riaprire. In sintesi, la circolazione dei cittadini potrà riprendere normalmente, come prima del lockdown, senza autocertificazione, ma non sarà possibile se non per comprovati motivi legati a urgenze, lavoro o salute, andare oltre regione o all'estero.

E poi saranno riaperti i negozi di vendita al dettaglio e tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, le attività di cura della persona, stabilimenti balneari e spiagge, parchi, ville, aree gioco attrezzate e giardini pubblici, strutture ricettive, piscine e palestre e mercati. 

Cosa cambia dal 18 maggio a Genova

Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha preparato una sua ordinanza che riguarda il territorio del capoluogo ligure: qui, oltre alle disposizioni adottate da Governo e Regione, ci sarà l'obbligo della mascherina e del distanziamento sociale in tutti gli edifici pubblici, negozi, supermercati, bar, ristoranti, all'aperto (tranne per chi fa attività sportiva, che comunque deve avere con sé la mascherina per quando si ferma). Saranno aperti giardini, parchi, ville e passeggiate. Per quanto riguarda spiagge e scogliere, saranno aperte anche se per ora si potrà solo transitare per passeggiare, pescare o fare sport (non sarà ancora consentito lo stanziamento fisso). 

Il report del Ministero

Sul sito del Ministero della Salute è disponibile il report settimanale del monitoraggio fase 2 a cura dell'Iss, e la Liguria - che ha un Rt pari a 0,48 - rientra nella fascia delle regioni italiane con una valutazione relativa all'aumento di trasmissione e attuale impatto di Covid-19 sui servizi assistenziali di livello 2 (bassa) in evoluzione. Cosa vuol dire? Il sito del Ministero spiega che il livello 2 vuol dire che c'è bassa probabilità di aumento di trasmissione e un basso impatto sui servizi assistenziali. L'espressione "in evoluzione" segnala la presenza di "focolai di trasmissione da monitorare con attenzione", anche se il trend settimanale dei casi di Covid-19 è in discesa. Occorre dunque non abbassare la guardia: sempre dai dati del sito del Ministero della Salute al 16 maggio si evince che la Liguria è quarta - tra le regioni italiane - per incremento dei casi totali rispetto al giorno precedente. Ma è anche la sesta per numero totale di dimessi/guariti, e per il numero totale di casi di Covid-19.

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