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Parrucchieri e teatri, Conte non esclude aperture anticipate

Nello stesso giorno in cui si è riunito il tavolo tecnico regionale della Fase 2, il premier Giuseppe Conte, in un'intervista, non ha escluso la possibilità di aperture anticipate, differenziate per Regioni

Si è riunito nel pomeriggio di mercoledì 6 maggio 2020 in videoconferenza il tavolo tecnico della Fase2, istituito dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Oltre agli esperti individuati da Regione, erano presenti i vertici di Alisa, del Comune di Genova, di Anci e Camera di Commercio.

«È iniziata da pochi giorni la cosiddetta Fase2, con il passaggio dall’epoca dei divieti all'epoca delle regole. Era quindi importante fare il punto della situazione, anche in vista delle ulteriori aperture previste dal 18 maggio prossimo, che saranno al centro della riunione della Conferenza delle Regioni, in programma domani (oggi ndr)», osserva il presidente Toti.

L'annuncio del governatore è avvenuto nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è detto ottimista sull'evoluzione dell'emergenza coronavirus nel nostro Paese. Il premier ha postato questa frase come sintesi di un'intervista, rilasciata a Il Fatto Quotidiano.

«Grazie al senso di responsabilità degli italiani - ha scritto Conte - sono fiducioso che riusciremo a tenere sotto controllo la curva epidemiologica. Sono in dirittura di arrivo importanti provvedimenti che avranno un significativo impatto sulla ripartenza dell'economia e nella vita dei cittadini».

Nell'intervista, Maddalena Oliva e Marco Travaglio, hanno chiesto al premier se pensa di consentire riaperture anticipate di altre attività con protocolli di sicurezza. «Ho proposto questo nuovo schema - ha risposto Conte - che non deroga al principio di massima precauzione. Ma, siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un'eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche».

«In presenza di un protocollo di sicurezza per spazi, ambienti e attività, si potrà decidere di anticipare le aperture di centri estetici, parrucchieri, ma anche teatri», ha spiegato ancora il premier Conte.

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