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Sulla torta 100 candeline, auguri alla "staffetta" centenaria Adelia Romana Pastene

È il frutto di un amore nato in riva al mare nel Tigullio. Adelia ha affrontato la Seconda Guerra Mondialea al fianco dei partigiani e durante la lotta per la libertà ha conosciuto suo marito. La sua lettera ad amici e parenti

Adele compie 100 anni. Ogni fotogramma della sua vita è un dipinto di storia: dall'incontro in riva al mare dei suoi genitori che le diedero i natali nel Tigullio alla lotta per la libertà arruolandosi accando ai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale. Spegnendo le candeline, oggi Adele Roman Pastene, già insignita della Medaglia della Liberazione, rivolge un pensiero ad amici e parenti in una lettera che riceviamo e, con piacere, pubblichiamo.

"Cari Parenti e Amici,

come sapete, sono Adelia Romana Pastene, nata a Calamandrana, in provincia di Asti, da Mamma Piemontese e Papà Rapallino D.o.c. I soliti amori nati in riva al mare del nostro Tigullio.

Oggi siamo qui per festeggiare i miei 'primi' 100 anni di vita. Chi lo avrebbe mai detto ma ci sono riuscita, fortunatamente in discreta salute, grazie anche alla vostra benevolenza.

La vita non è stata sempre semplice, ci sono  stati momenti di sacrifici, siamo stati costretti a subire una dittatura fascista e abbiamo dovuto fare delle scelte.  Io Ho Scelto La Lotta Per La Libertà!!!

Ho lavorato per alcuni anni, come impiegata, nell'amministrazione della Fiat. Quella condizione mi ha permesso di conoscere un gruppo di "banditi", i Partigiani della zona dell’Astigiano. Ne sono stata subito Folgorata e mi sono arruolata come "staffetta".

Non mi limitavo solo a portare messaggi fra i gruppi, ma anche a procurare viveri e sostentamenti per i Partigiani.

Li conobbi il Comandante di una Brigata, Giuseppe Gerbi "Comandante Leo”.  Fra noi nacque una storia d'amore, che nei miei ricordi vive ancora adesso.

Finita la lotta e con la vittoria della Libertà e della Democrazia, ci siamo trasferiti in Argentina dove abbiamo dato inizio ad una Nuova Avventura.

Dalla nostra unione sono nate tre ragazze, purtroppo la prima, Anna, è mancata giovanissima, ma la nostra tempra ci ha permesso di vivere con il suo ricordo e con le nostre due figlie, Maria Cristina e Daniela.

Ritornati in Italia nel '80, Io e Beppe, pensionati, ci siamo dedicati alle nostre figlie, Mariella si è sposata con Luigi e ci hanno dato la gioia di un bel nipote, Diego, il quale ci ha fatto un grande regalo, il mio pronipote Jacopo, una meraviglia della natura.

Daniela è rimasta con noi e oggi, mancando il nostro caro babbo Beppe, si occupa di me, insieme a sua sorella Mariella.

Oggi viviamo a Rapallo, la città di mio papà Carlo, la famiglia de "u rumanin" e grazie alla mia famiglia, siamo sereni, siamo contornati di molti amici, che non mi fanno mancare la loro presenza e affetto.

Come dicevo prima, siamo qui a festeggiare i miei "primi" 100 anni, sinceramente, se dovessi ricominciare, rifarei tutto nello stesso modo, ma adesso basta un brindisi e augurarci di rivederci tutti quanti insieme fra 100 anni.

Grazie di cuore a tutti".

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